Giro d’Italia 2025, ribaltone Simon Yates sul Finestre! Chris Harper si prende la tappa

Chris Harper vince la ventesima tappa del Giro d’Italia 2025. Grazie ad una grande scalata del Colle delle Finestre, affrontato quasi tutto in solitaria dopo essersi lasciato alle spalle il resto della fuga del mattino, l’australiano del Team Jayco – AlUla è riuscito a conquistare l’arrivo di Sestrière davanti a un grintoso Alessandro Verre (Arkea-B&B Hotels) e all’altro grande vincente di giornata, il britannico Simon Yates (Visma|Lease a Bike), che è riuscito a sgretolare la concorrenza di tutti i suoi avversari e a conquistare la Maglia Rosa proprio sulla stessa salita che sette anni fa lo aveva visto crollare sotto gli attacchi di Chris Froome.
Dopo un approccio al Finestre a tutta velocità da parte della EF Education-EasyPost seguito dal primo attacco di Richard Carapaz, seguito a ruota da Isaac del Toro (UAE Emirates XRG), il britannico ha prima preso il suo passo, ricucendo il gap dopo qualche centinaio di metri, e poi, dopo una serie di attacchi alternati con l’ecuadoriano, ha trovato il momento giusto, approfittando della grande tensione tra i due latino-americani, lanciandosi in una cavalcata trionfale che, grazie anche ad una grande strategia di squadra e alla presenza di Wout Van Aert come pedina di supporto dopo lo scollinamento sul Finestre, gli permetterà di incidere il suo nome sul Trofeo Senza Fine.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
La giornata parte subito con la prima offensiva di giornata, composta da Timo Kielich (Alpecin-Deceuninck), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Enzo Paleni (Groupama-FDJ), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Jacopo Mosca (Lidl-Trek) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step). Il gruppo li lascia fare, mentre ovviamente anche altri uomini cercano di partire. Dopo venti chilometri di gara, con un ritardo che sfiora il minuto, a uscire dal gruppo sono Francesco Busatto (Intermarché – Wanty), Mads Pedersen (Lidl-Trek), Carlos Verona (Lidl-Trek), Jon Barrenetxea (Movistar Team), Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) e Manuele Tarozzi (VF Group Bardiani CSF – Faizanè).
La presenza dei due uomini della Lidl-Trek porta Mosca a rallentare in testa, con il saggio De Bondt che capisce sia meglio aspettarli, anche se altri non sono d’accordo. Quando avviene il ricongiungimento, dopo 40 chilometri di gara, il gruppo è intanto scosso da nuove azioni, tanto da frazionarsi sotto l’impulso dell’azione di Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), Alessandro Verre (Arkea-B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Fran Miholjević (Bahrain Victorious), Stefano Oldani (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Sven Erik Bystrøm (Groupama-FDJ), Kévin Geniets (Groupama-FDJ), Rémy Rochas (Groupama-FDJ), Kevin Colleoni (Intermarché – Wanty), Simon Clarke (Israel – Premier Tech), Jefferson Cepeda (Movistar Team), Chris Harper (Team Jayco AlUla), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), Wout van Aert (Team Visma | Lease A Bike) e Martin Marcellusi (VF Group Bardiani CSF – Faizanè).
Il resto del gruppo a quel punto si rialza, dando il proprio benestare e concedendo rapidamente grande margine a tutti questi uomini, che nel frattempo davanti si ricompattano. I 31 uomini al comando riescono così a prendere un bel margine sul gruppo, controllato senza forzare dalla UAE Team Emirates XRG. Al primo traguardo volante il ritardo è così di 8’20”, stabilizzandosi a quel punto attorno agli 8’30” con l’intervento di Kasper Asgreen (EF Education – EasyPost). La situazione resta così stabile fino sostanzialmente ai chilometri che precedono il Colle delle Finestre visto che, complice anche un errore nella discesa del Col de Lys, il gruppo rallenta e concede nuovo spazio. Il vantaggio massimo sfiorerà così i 10 minuti al cartello che indica 50 chilometri alla conclusione, con il gruppo che recupera terreno vista la bagarre per prendere le posizioni di testa in vista della salita.
Dopo la bagarre fra i fuggitivi che vede emergere Chris Harper e Alessandro Verre, che rapidamente fanno al differenza con i soli Carlos Verona e Gianmarco Garofoli a limitare i danni, anche il gruppo esplode sin dalle prime rampe. A dettare un ritmo sfrenato è la formazione di Richard Carapaz, che manda in frantumi il gruppo tanto che quando l’ecuadoriano parte non c’è nessuno alla sua ruota. Non tarda tuttavia ad arrivare la Maglia Rosa Isaac Del Toro, che dopo aver chiesto ai compagni di tenerlo il più possibile avanti, chiude bene il buco in prima persona. Gli altri uomini di classifica, ad eccezione di Einer Rubio (Movistar), Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Giulio Pellizzari (Red Bull – Bora – hansgrohe) si accodano a Simon Yates (Visma|Lease a Bike), che nelle prime fasi preferisce gestirsi.
Il britannico tuttavia capisce presto che deve muoversi anche lui e in poche pedalate si riporta sui primi due della generale, che vanno avanti a scatti, con Carapaz che guadagna un paio di metri ad ogni scatto, ma Del Toro li chiude ogni volta con grande tempestività. Appena arrivato su di loro S.Yates parte con una progressione che è Carapaz a rintuzzare, con Del Toro che si muove allo stesso modo. Il secondo e terzo della classifica provano ad alternarsi in qualche scatto, ma il britannico si mostra sempre lucido e quando deve rispondere lo fa sempre a modo suo. Una strategia che porta poi anche il riavvicinamento di Gee, almeno finché Simon Yates non trova l’attimo giusto per scattare, un ennesima progressione alla quale Carapaz non vuole rispondere, provando a costringere Del Toro a chiudere.
Il messicano tuttavia sembra avere occhi solo per l’ecuadoriano e i due finiscono così per essere ripresi anche da Gee. Il canadese sale del suo ritmo e non rallenta, portandosi appresso gli altri due per un po’, almeno finché non riscattano. Li andrà poi a riprendere di nuovo, per una scena che ripete più volte. Una sola volta Del Toro, quando ormai Simon Yates ha già recuperato tutto il suo svantaggio, si mette davanti a tirare, ma dura poco e tra i due salta completamente l’intesa. A quel punto Carapaz decide di salire a sprazzi, provando a scattare più volte, ma rifiutandosi di imporre un ritmo alto regolare.
In cima al Colle delle Finestre, dove Harper passa da solo con un vantaggio di oltre due minuti su Verre, primo inseguitore, il tatticismo sfrenato di Del Toro e Carapaz permette a Simon Yates di guadagnare 1’40”, con la Maglia Rosa che a quel punto è una questione di secondi fra il messicano e il britannico. Dopo aver tirato tutta la salita, l’ecuadoriano si sposta e lascia alla Maglia Rosa il compito di gestire l’inseguimento, ma i due non riescono mai ad avvicinarsi e dopo essersi parlati i nervi sembrano saltare completamente, portando ad un aumento vertiginoso del vantaggio di Simon Yates, che peraltro nelle fasi finali della discesa trova Wout Van Aert ad aspettarlo. Raggiunto poco dopo lo striscione dei 25 all’arrivo, il belga si mette a tirare come se non ci fosse un domani in favore del suo capitano e in dieci chilometri rifila quasi due minuti alla coppia composta da Carapaz e Del Toro, incredibilmente accodatasi a Kielich, sorpreso di averli a ruota.
Su di loro rientra Gee, ma questa volta il canadese si accoda, tanto che da dietro rientrano anche molti dei corridori staccati in precedenza, come Damiano CAruso (Bahrain Victorious), Max Poole (Team Picnic PostNL), Giulio Pellizzari (Red BUll – Bora – hansgrohe), nonché alcuni gregari come Brandon McNulty e Rafal Majka (UAE Team Emirates XRG), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL) e Pello Bilbao (Bahrain Victorious), reduci dalla fuga, che si mettono subito al servizio dei propri capitani. Ormai tuttavia la corsa è decisa e il gap continua ad aumentare. La situazione non cambia quando davanti Van Aert esaurisce il proprio lavoro e Simon Yates riparte da solo.
Per il britannico è una cavalcata trionfale verso il traguardo, dove chiude terzo, subito dietro Verre, ma ben lontano dall’ex compagno Chris Harper, che va così a conquistare l’ultima tappa di montagna di questa edizione. Subito dopo l’arrivo, Simon Yates sa di aver vinto il Giro d’Italia e scoppia in lacrime, mentre ben diversa è la sensazione del gruppetto degli altri big, che arrivano oltre cinque minuti più tardi, avendo da tempo ormai la consapevolezza di aver perso.
Risultato e Classifiche Tappa 20 Giro d’Italia 2025
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