Giro d’Italia 2024, la Jumbo-Visma porterà i giovani: “Entrare fra i primi 10 della generale sarebbe già ottimo, l’obiettivo Maglia Rosa non è realistico”

Al Giro d’Italia 2024 la Jumbo-Visma (o in qualunque modo questa si chiamerà nella prossima stagione) punterà sui giovani. La squadra neerlandese ha appena confezionato una storica tripletta, vincendo tutti i Grandi Giri della stagione 2023, ma nel prossimo futuro non punta a ripetere questa prodezza. Questo perché, al netto dei programmi individuali ancora da stabilire, sta già emergendo una linea guida riguardante la formazione da schierare al Giro d’Italia, appuntamento a cui la Jumbo-Visma non porterà uomini con l’obiettivo, almeno iniziale, di vincere il Trofeo senza Fine.

A rivelare l’idea è Merijin Zeeman, direttore sportivo della Jumbo-Visma: “Vogliamo mandare al Giro 2024 i nostri talenti più giovani – le sue parole nel corso del trasmissione Met Open Vizier – Entrare nei primi 10 della classifica finale sarebbe molto bello, ma la vittoria del Giro non è un obiettivo realistico, con ragazzi così giovani”. Più che confermata, quindi, l’assenza di Jonas Vingegaard e Sepp Kuss, mentre, per quel che riguarda Wout van Aert, l’eventuale presenza del campione belga non sarebbe mirata a far classifica.

Quali potrebbero essere quindi questi “giovani” di cui parla Zeeman? Il pensiero corre soprattutto a Johannes Staune-Mittet, norvegese di 21 anni che farà il suo debutto fra i professionisti nella prossima stagione dopo aver fatto grandissime cose con la squadra di sviluppo, fra cui un’imperiale vittoria al Giro Next Gen 2023: per lui sarebbe la prima esperienza in una corsa di tre settimane, ma il talento pare davvero indiscutibile. Da vedere, inoltre, se saranno eventualmente chiamati in causa, con un ruolo di riferimento, il britannico Ben Tulett (21 anni), lo statunitense Matteo Jorgenson (24 anni) e l’ungherese Attila Valter (25 anni), che sarebbero, anche loro, tutti alla prima esperienza in un Grande Giro con l’obiettivo-classifica.

“Nel 2023 ci è riuscita la tripletta perché abbiamo diviso Primož Roglič e Vingegaard fra Giro e Tour – ancora Zeeman – E a inizio stagione, comunque, non avevamo l’obiettivo di vincere tutto e tre i Grandi Giri. Ora spero che saremo in grado di rimpiazzare Primož, perché al momento non abbiamo un sostituto già pronto. Senza di lui, comunque, ci sono meno conversazioni, discussioni e scelte difficili da fare nel gruppo degli allenatori. Roglič era così esigente che ha portato la squadra a un livello più alto”.

Guardando al futuro, il ds della Jumbo-Visma sottolinea: “Più una stagione è ricca di successi, più diventa incerta quella successiva. La storia è piena di esempi di squadre che una volta arrivate al loro picco hanno visto le cose andare solo peggio. Noi vogliamo evitarlo. Inoltre, sappiamo che ci sono cose che possiamo migliorare, quindi ci saranno dei cambiamenti nel gruppo degli allenatori e porteremo anche nuovi punti di vista all’interno della squadra, per guardare alle cose con occhi più freschi. E dobbiamo assicurarci che in squadra ci sia sempre competizione e che, per esempio, Vingegaard non si senta sempre sicuro del suo ruolo e che anche lui può perdere il posto se le sue prestazioni calano. Se le cose vanno via troppo facili, prima o poi finisce male“.

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