Giro d’Italia 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.

TOP

Nico Denz (Bora-hansgrohe): Il tedesco è sempre stato un passista di grande qualità, ma è stato quasi sempre, nell’arco della sua carriera, al servizio dei capitani. Il recente ritiro di Aleksandr Vlasov lo ha probabilmente sollevato da compiti di custodia e ora può sfruttare al massimo una condizione debordante. Già vincitore a Rivoli, stappa un altro spumante coronando una favolosa rimonta finale, messa in atto gestendo alla perfezione le energie.

Bruno Armirail (Groupama-FDJ): Va in fuga, ma la giornata non si mette granché bene, visto che fallisce la prima “missione”, ovvero quella di togliere punti a Davide Bais sul GPM del Passo del Sempione. Così, la sua squadra a fine giornata perde la Maglia Azzurra, ma il francese si farà perdonare portando in albergo nientemeno che quella Rosa. Approfittando del via libera del gruppo degli uomini di classifica, il transalpino tiene botta fino alla fine, pur uscendo dalla lotta per il successo di tappa, e balza davanti a tutti in classifica generale.

Derek Gee (Israel-PremierTech): Con questo, fanno tre secondi posti in 14 tappe. E non si sta parlando di un velocista… Il canadese è senz’altro uno dei corridori più brillanti di questo Giro d’Italia e si sta ritagliando a suon di azioni una vetrina finora a lui sconosciuta. Anche questa volta ha dimostrato di avere una riserva di energie quasi infinita e anche questa volta, come accaduto con Ben Healy prima e con Magnus Cort dopo, ha trovato sulla strada fra lui e la vittoria un corridore semplicemente più resistente.

FLOP

Fernando Gaviria (Movistar): Fermo restando che, per un corridore delle sue caratteristiche, andare in fuga sul Sempione è azione più che rispettabile, alla fine non ha portato a casa nulla. Il colombiano ha ceduto nel momento in cui gli attaccanti hanno iniziato a fare sul serio e non più riuscito – insieme ai compagni di squadra Carlos Verona e Will Barta – a tornare sotto, gettando via il lavoro di tutta una giornata e chiudendo tutto solo, al 27esimo posto.

Davide Ballerini (Soudal-QuickStep): Bravissimo ad agganciare la fuga e ancor più bravo a mettere in atto, insieme a 3 compagni di avventura, l’azione che avrebbe potuto essere quella della vittoria. Siamo però rimasti nel campo delle ipotesi, dato che un tatticismo probabilmente eccessivo negli ultimi chilometri ha portato al beffardo rientro degli inseguitori. Alla fine è quinto, ma il rammarico è grande.

Stefano Oldani (Alpecin-Deceuninck): Il discorso è molto simile a quello appena fatto per Ballerini (e anche quello che va fatto per Toms Skujins, meno “colpevole” però, vista la sua minor velocità di base in volata), considerate le qualità del corridore lombardo. La scelta è stata quella di rischiare il tutto per tutto per riuscire a piegare i compagni di fuga e prendersi la vittoria, ma alla fine ha dovuto accontentarsi del quarto piazzamento fra i primi 10 di giornata di questo Giro. Sicuramente un bell’andare, certo, però la vittoria è un’altra cosa.

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