Giro d’Italia 2023, Pavel Sivakov: “La Maglia Rosa mi dà motivazioni, non mi sarei perdonato se non ci avessi provato”

Pavel Sivakov prosegue il suo Giro d’Italia 2023 dopo una dura giornata. Terzo uomo di una Ineos Grenadiers che si proponeva con numerose opzioni, il corridore francese è finito ieri a terra assieme a Tao Geoghegan Hart e ha faticato molto per tagliare il traguardo. Rimasto a lungo accanto al compagno che si è poi ritirato, il classe 1997 ha vissuto una tappa difficile verso Tortona, concludendo poi a quasi 14 minuti. Inevitabilmente ormai è fuori classifica, ma ora l’obiettivo è essere di supporto alla squadra, che ormai ha in Geraint Thomas un capitano unico visto che Thymen Arensman e Laurens De Plus, seppur in Top10, hanno un ritardo importante in classifica.

Sarebbe potuta andare peggio – commentava nella serata di ieri – Non ho niente di rotto. Ho sbattuto duramente l’anca e sentivo molto dolore inizialmente. Mi sono dovuto fermare circa cinque minuti prima di poter ripartire, ma almeno sono riuscito a finire la tappa e questo è molto importante per il team. È stata dura vedere Tao a terra per quei cinque minuti. Si vedeva che non stava bene per niente, ora incrocio le dita per lui, ché si riprenda al più presto”.

Messe inevitabilmente da parte le ambizioni personali, il 26enne nativo di San Donà di Piave, fa dunque ora dell’obiettivo di squadra la sua ragion d’essere. È stato peraltro proprio il suo senso del gruppo e la sua voglia di restare al servizio dei compagni uno dei fattori chiave per decidere di proseguire ieri: “Continuo a lottare. Siamo ancora in Maglia Rosa e questo mi ha dato grande motivazione per proseguire. Non mi sarei perdonato se non avessi almeno provato a chiudere la tappa”.

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