Giro d’Italia 2023, Mauro Vegni: “Il covid è un problema che non ci voleva, ma mi preoccupa di più il maltempo”

Il Giro d’Italia 2023 sta vivendo giorni davvero complicati. Il covid è tornato a essere purtroppo un argomento ricorrente, tanto da mettere fuori causa diversi protagonisti, Remco Evenepoel compreso. Inoltre, il percorso disegnato ha già dovuto subire una modifica, con la riduzione della salita del Col du Grand Saint-Bernard, inserito nel tracciato della tappa numero 13, in programma per venerdì 19 maggio. Infine, la pioggia e le condizioni meteo sono state spesso complicate, come nel caso della tappa arrivata a Viareggio: e le previsioni per i prossimi giorni sono tutt’altro che rassicuranti.

A parlare della situazione è Mauro Vegni, capo dell’organizzazione del Giro d’Italia: “Quello del covid è evidentemente un problema che non ci voleva – le parole riportate da Sporza – Però è una causa di forza maggiore, io devo comunque fare il possibile perché la corsa arrivi a Roma. È questa la cosa più importante. Per quel che riguarda il virus, stiamo indagando su quel che è successo nelle ultime due settimane e credo che invieremo un comunicato nei prossimi giorni. Ma attualmente sono molto più preoccupato dal maltempo“.

Vegni ribadisce un concetto già espresso nei giorni scorsi: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha detto che quella del covid non è più una crisi sanitaria. Ovviamente ci dispiace corridori importanti, come nel caso di Evenepoel. Ma dobbiamo guardare avanti: ci sono atleti ancora in gara, che stanno lottando per vincere, e noi dobbiamo metterli nelle condizioni migliori per gareggiare“.

Il direttore del Giro rivela? “Ho parlato con Patrick Lefevere (direttore della Soudal-QuickStep, la squadra di Remco Evenepoel – ndr). È stata una chiacchierata amichevole, lui ha espresso il suo punto di vista, io gli ho dato il mio. Poi, ognuno può trarre le sue conclusioni”.

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