Giro d’Italia 2023, Domenico Pozzovivo: “Penso di poter ancora entrare nei 10”

Domenico Pozzovivo pronto per un Giro d’Italia 2023 speciale. Il 40enne lucano sarà al via della Corsa Rosa per la sedicesima volta in carriera, tornando sulle strade di quello che è stato il suo unico successo al Giro, ma soprattutto riuscendo ancora una volta a tornare in gruppo in extremis per poter provare nuovamente a dimostrare il suo valore in strada dopo un inverno difficile, con grandi incertezze sul proprio futuro. Capitano della Israel – Premier Tech che gli affianca il giovanissimo Matthew Riccitello, il classe 1982 sarà ovviamente il veterano di questa edizione nella quale è pronto a issarsi nuovamente nelle posizioni di vertice.

“Il mio primo giro era quasi venti anni fa, ma l’entusiasmo è sempre lo stesso – spiega in conferenza stampa – Non ho fatto molto corse sinora, ma ho lavorato duramente, andando anche in ritiro appositamente. Sarà una giornata speciale a Lago Laceno, si parte dalla mia regione e lì ho vinto e ho ottimi ricordi.  Mi aspetto livello più alto dello scorso anno, grazie a Evenepoel e Roglic, ma l’anno scorso i valori che erano stati espressi erano inevitabilmente molto alti. C’era un livello medio molto alto. Io comunque sono qui alla partenza con l’obiettivo di ripetermi. Mi sento ancora bene e penso di poter lottare per la classifica. Non sarà facile, gli anni passano e i giovani sono sempre di più, ma sono confidenti di poter ritrovare la Top10”.

Dopo mesi difficili, Pozzovivo è tornato alle corse solamente a marzo in occasione della Settimana Coppi e Bartali, vivendo così anche mesi complicati per il morale, ma la sua preparazione è stata comunque minuziosa per tutto l’inverno. “Mi sono sempre confrontato con i miei valori, i miei watt – racconta – La botta morale è stata ad inizio stagione, quando gli altri sono partiti, magari anche i miei compagni di allenamento, mentre io ero al palo. Quello è stato momento difficile da superare, ma mi sono comunque organizzato dei ritiri e questo mi ha dato morale”.

Corridore meticoloso, oltre al lavoro fisico è costantemente all’opera anche per trovare il meglio sulla propria bici, la Factor che ha imparato a conoscere da pochi mesi. “Spero di aver fatto un ottimo lavoro in galleria del vento per la bici da crono – sottolinea – Speriamo che sabato il test in gara sia buono. Anche la bici da strada ho fatto piccole modifiche in cerca del mio optimum”.

Un commento infine anche sulla temuta scalata del Monte Lussari, che non è riuscito a visionare, ma di cui sottolinea la durezza: “Non sono riuscito a fare ricognizione del Lussari. Il transito era vietato nel periodo utile, ma so che alcuni ci sono riusciti. Magari avendo un contatto più diretto con gli organizzatori. Ad ogni modo, penso sia una salita decisiva per il Giro, anche se non è lunghissima, il tempo di percorrenza sarà lungo e influirà tato sulla classifica”.

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