Giro d’Italia 2022, Giulio Ciccone terzo sulla Marmolada: “Ho un po’ di rammarico, volevo vincere la tappa e penso che avevo le gambe per farlo”
Altra giornata all’attacco per Giulio Ciccone al Giro d’Italia 2022. Il corridore della Trek-Segafredo, che una settimana fa aveva conquistato la tappa di Cogne al termine di una fuga, ha provato a ripetersi anche ieri nella Belluno – Marmolada, l’ultima tappa in linea di questa edizione della Corsa Rosa. Tra gli iniziatori del tentativo buono nei chilometri iniziali della tappa, il 27enne alla fine ha però dovuto accontentarsi di un terzo posto in rimonta alle spalle del vincitore Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e di Domen Novak (Bahrain Victorious), altri due componenti della fuga di giornata, con il primo che ha conquistato il successo al termine di un’impresa solitaria di più di 50 chilometri.
“Oggi (ieri, ndr) volevo davvero vincere la tappa e penso che avevo le gambe per farlo, ma ci sono stati un po’ di giochi tattici nel momento chiave della gara e purtroppo ne sono rimasto intrappolato“, ha spiegato dopo l’arrivo Ciccone, che comunque si è congratulato con il vincitore di giornata: “Penso che tutti abbiamo sottovalutato Covi quando ha attaccato. È andato molto forte e meritava di vincere“.
“Ho un po’ di rammarico perché penso che avrei potuto correre diversamente e avrei potuto essere in gioco per la vittoria – ha proseguito l’abruzzese – Dopo che Covi se n’è andato, ci siamo guardati troppo. Covi ha preso troppo vantaggio e quello è stato il nostro errore tattico“.
Nel complesso, comunque, il 27enne è soddisfatto di quest’ultima settimana del Giro: “In quest’ultima settimana sono stato in grado di andare all’attacco, la mia condizione è cresciuta così ho potuto provare a vincere le tappe e questo mi rende felice. Rispetto a come mi sono avvicinato al Giro, dopo la malattia (una bronchite, ndr), alla fine posso ritenermi soddisfatto per quello che ho fatto”.
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