Giro d’Italia 2021, Vincenzo Nibali: “Non so come arrivo, non posso fare grandissimi proclami ora”

Vincenzo Nibali riuscirà a essere al via del Giro d’Italia 2021. L’infortunio rimediato in allenamento qualche settimana fa aveva messo in dubbio la presenza del siciliano alla corsa rosa, che scatterà sabato 8 maggio da Torino con una cronometro individuale per terminare il 30 maggio a Milano. Soltanto pochi giorni fa il messinese ha sciolto le proprie riserve, confermando la propria partecipazione al Grand Tour che in carriera ha già conquistato in due occasioni. Naturalmente non è semplice delineare un obiettivo concreto per questa corsa, ma il vincitore di quattro Grand Tour ha già dichiarato la propria intenzione di dare battaglia ogni giorno al meglio delle proprie possibilità.

Non so come arrivo al Giro, – ha ammesso candidamente il corridore della Trek-Segafredo durante la conferenza stampa di presentazione – per me è stato importante essere presente. È stato un periodo molto difficile, sono molto contento di essere qui. Non so come sto di condizione, sono rimasto fermo circa dieci giorni dall’infortunio. Ero tornato dal Teide e avevo fatto un paio di giorni di leggero scarico, avrei dovuto recuperare energie per il Tour of the Alps. Da lì si è aggiunto l’infortunio, poi i giorni di recupero. Solo lunedì, con la visita di controllo, mi hanno detto che la placca non si è spostata e che le lastre di controllo andavano molto bene, e la frattura era in fase di guarigione. Quindi vediamo come partire in questo Giro d’Italia, che vivrò giorno per giorno. Non posso fare grandissimi proclami ora”.

Parlando del recupero dall’infortunio, Nibali ha ricostruito le varie tappe: “Prima di tutto, sono state le prime prove in bici a farmi capire quanto dolore c’era e come si poteva procedere. Ci sono dei giorni in cui il dolore è totalmente assente e altri in cui si fa sentire un po’ di più. Ad oggi sono passate tre settimane e giorno dopo giorno le cose per quanto riguarda il polso vanno meglio. Abbiamo accelerato tantissimo i tempi, sono state tante le persone e i centri specializzati che mi hanno aiutato in questo recupero veloce e ne sono grato. È stata una rincorsa. Il dolore nei primi giorni era grande, ma piano piano le cose sono migliorate. Vedremo come andrà la prima settimana e poi faremo il punto. In quel momento saranno passate quattro settimane dall’incidente, potrò fare e capire di più”.

Infine qualche altra battuta sull’infortunio al polso: “Abbiamo provato diverse soluzioni, la più efficace è stata mettere qualche sostegno come un nastro. Nelle prime settimane avevo un tutore, ma in questo momento non ne ho bisogno e sto usando solo qualche fasciatura che mi permette di rendere tutto più rigido. Sarà comunque da valutare giorno per giorno. Al Giro d’Italia in genere troviamo sempre strade asfaltate e per me sarà meglio, speriamo sia così anche quest’anno (ride, ndr). Comunque non so dire se sia sfortuna, a volte dipende dal caso. Grandi difficoltà con il polso? Dipende. Non ho problemi ad alzarmi sui pedali, sia con le mani alte sia basse. Le vibrazioni non mi creano problemi, possono darmene buche un po’ più profonde”.

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