Giro d’Italia 2020, Vincenzo Nibali: “Tappa particolare e insidiosa, ho preferito fare la discesa in testa per evitare rischi”

Non ha voluto prendere rischi Vincenzo Nibali nella quinta frazione del Giro d’Italia 2020. Lo Squalo dello Stretto, giunto al traguardo in dodicesima posizione assieme al resto del gruppo dei big a 34 secondi dal vincitore Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), sull’ascesa di Valico di Montescuro, che precedeva l’arrivo, ha fatto tirare i suoi compagni di squadra della Trek-Segafredo per provare a fare un po’ di selezione nel plotone. Tuttavia, anche se molti corridori hanno perso contatto, così non è stato per i rivali diretti del 35enne che, anche nella discesa finale, si è visto nelle prime posizioni, senza comunque provare a forzare il ritmo, soprattutto per via dell’asfalto scivoloso a causa della pioggia.

È stata una tappa molto particolare e insidiosa, secondo aspettative – ha spiegato Nibali nel post tappa – Non semplice da interpretare ed esigente, anche dal punto di vista della concentrazione, specialmente nel finale. Come squadra abbiamo deciso di provare ad alzare il ritmo sull’ultima salita, ma poi abbiamo visto che non c’era terreno per una vera selezione“.

La discesa ho preferito farla in testa per precauzione – ha proseguito il corridore della Trek-Segafredo – non sapevo quanto poteva essere pericoloso l’asfalto viscido e ho voluto evitare rischi. Bene esserci messi alle spalle senza intoppi una tappa potenzialmente pericolosa, anche se la perdita di Weening proprio non ci voleva“, ha concluso il siciliano, dedicando un pensiero al compagno di squadra ritiratosi nel corso della tappa.

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