Giro d’Italia 2020, Giulio Ciccone: “Sono indietro nella preparazione, il mio ruolo sarà aiutare Vincenzo”

Giulio Ciccone riuscirà a essere al via del Giro d’Italia 2020. L’abruzzese ha vissuto un mese travagliato a settembre, con la positività al tampone per il coronavirus che lo ha costretto a non allenarsi in bicicletta per due settimane, interrompendo improvvisamente la propria preparazione e a saltare la Tirreno-Adriatico 2020, passaggio fondamentale per cercare di arrivare al massimo della forma. Lo scalatore è stato comunque inserito nella formazione della Trek-Segafredo per la corsa rosa, che si svolgerà dal 3 al 25 ottobre, in cui avrà realisticamente il ruolo di luogotenente nei confronti di Vincenzo Nibali.

In effetti è stato lo stesso corridore a confermare la sua posizione all’interno del team, nella conferenza stampa con cui il team statunitense ha parlato oggi ai media: “Il mio ruolo sarà aiutare Vincenzo, soprattutto nella terza settimana. Ora sono indietro nella preparazione, ho bisogno di un po’ di tempo per recuperare ritmo. Volevo essere al Giro per ritrovare il mio ritmo. Ma se dovessi stare bene nella terza settimana e avessi una possibilità di vincere una tappa, perché no?”.

Vincitore in carriera di due tappe al Giro d’Italia, una nel 2016 e una nel 2019, il classe ’94 avrà nella nona frazione, con arrivo a Roccaraso, una giornata speciale, su strade vicine a quelle in cui è cresciuto ciclisticamente: “Roccaraso è una delle tappe più dure del Giro, ci sono salite nella zona in cui sono cresciuto. È una tappa importante e ci sarà bisogno di avere le gambe, forse per me sarà troppo presto. Il nostro obiettivo però è la classifica con Vincenzo, penseremo ad ambizioni mie personali eventualmente più avanti, se dovesse arrivare la condizione”. Ciccone l’anno scorso ha concluso il Giro d’Italia indossando la maglia azzurra di miglior scalatore, dopo essere andato più volte all’attacco e aver animato a lungo la corsa. Quest’anno il suo ruolo sarà diverso, ma di certo non meno importante per l’economia della corsa.

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