Giro d’Italia 2019, Formolo troppo generoso: “Forse dovevo stare più coperto, sapevo di essere quello che stava meglio”

Davide Formolo protagonista sfortunato della settima tappa del Giro d’Italia 2019. Il corridore della Bora – hansgrohe è l’iniziatore della fuga di giornata, apparendo sin dall’inizio il più pimpante, ma proprio questa sua forza gli si ritorce contro e, complice la sua grande generosità, nel finale tutto il peso ricade su di lui, costretto ad arrendersi allo scatto di Pello Bilbao (Astana). Terzo al traguardo dopo essere superato nel finale anche da Tony Gallopin (Ag2r La Mondiale), il veronese può comunque consolarsi con gli oltre sessanta secondi guadagnati in classifica generale, vedendo comunque così premiati i suoi sforzi.

Sapevo di essere quello che stava meglio, ma lo avevano capito anche i miei rivali – commenta col sorriso amaro dopo il traguardo – Nel finale ho provato a tenere chiuso per arrivare tutti insieme allo strappo finale, ma quando è arrivato Rojas è partito subito e ho dovuto chiudere su di lui. A quel punto è partito Bilbao, ma sapevo di non poter essere nuovamente io a chiudere”.

Ed è in quel momento che la corsa si è decisa, quando gli altri rivali hanno chiaramente fatto capire che aspettavano una sua mossa in reazione allo spagnolo, perfetto calcolatore del momento. “Nessuno ha tirato e anche quando è partito Cattaneo non si è mosso nessuno per chiudere – aggiunge – A quel punto ho deciso che sarei partito col mio tempo, facendo la mia progressione, senza guardare agli altri. Ci ho provato nell’ultimo chilometro e quando ho visto che Bilbao si piantava agli 800 metri ci ho creduto, ma evidentemente si ha solo rifiatato perché poi è ripartito”.

Generoso, il 26enne veneto ammette che è proprio in questo l’errore tattico. “Quando sono davanti voglio giocarmela perché per vincere bisogna arrivare davanti, ma forse gli altri giocano proprio su questo – conclude – Forse dovevo stare più coperto. Ma quando è partito Rojas temevo che se gli avessimo lasciato 15 secondi non sarei riuscito a chiudere nel muro finale”.

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