Astana Qazaqstan, Giuseppe Martinelli: “Nibali sarà un’arma importante per noi, Lopez ha ancora molti margini di miglioramento”

Giuseppe Martinelli si coccola il ritorno di Vincenzo Nibali all’Astana Qazaqstan. Il direttore sportivo della formazione kazaka ha spinto fortemente per riportare il siciliano nella squadra in cui ha ottenuto i suoi successi più importanti nei Grand Tour, con il Giro d’Italia conquistato nel 2013 e nel 2016 e il Tour de France 2014. Una richiesta accontentata e una nuova scommessa per la coppia che ha tanto emozionato il ciclismo italiano. Quello del messinese non è stato l’unico grande ritorno in questa sessione di ciclomercato: l’Astana ha infatti accolto di nuovo tra le sue fila Miguel Angel Lopez, la cui avventura in casa Movistar è durata soltanto un anno (non privo di polemiche).

“Sicuramente ho caldeggiato il ritorno di Nibali e ho insistito molto su Vincenzo con Vinokourov fino a prendermelo e riportalo in Astana – spiega in esclusiva ai nostri microfoni il direttore sportivo – Sarà sicuramente un anno importante per lui e per noi. Non è più il Vincenzo che magari può puntare al Giro o al Tour, però sarà sempre un’arma importante che avremo noi. È un ragazzo che ha voglia di correre, si mette sempre a disposizione e ha una serie di corridori a cui può dare una mano. Per lui è un ritorno a casa, in famiglia, di una persona che a noi ha sempre voluto bene e noi altrettanto“.

Parole di grande sostegno e stima anche per il colombiano Lopez: “Cominciamo dal dire che è partito con noi e ha fatto grandi cose con noi, si può dire che la sua carriera è iniziata con noi. Lui non voleva neanche andare via, lui preferiva rimanere in Astana, ma il budget era veramente ridotto. Alla prima occasione ci ha chiamato e lo abbiamo ripreso. Io credo che abbia ancora molti margini di miglioramento. Non dimentichiamo che ha vinto tappa al Tour l’anno scorso ed era in lotta alla Vuelta a España fino alla fine per il podio. Cosa è successo non lo sa ancora nessuno e se ne è ricamato molto. Credo che per lui sia importante per il morale essere tornato dove ha fatto bene e ha raccolto i suoi migliori risultati”.

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