Ridley Racing Team, con l’arrivo di Rik Verbrugghe si punta a fare “una squadra dominante nel ciclocross e una di livello Professional su strada”

Prende forma il nuovo progetto del Ridley Racing Team. Dopo la recente presentazione della nuovissima squadra di ciclocross, nata intorno a Joris Nieuwenhuis e al recente vice campione europeo Felipe Orts, il produttore di biciclette belga sembra aver deciso di ampliare ulteriormente i suoi investimenti a livello sportivo, mettendo nel mirino la creazione di una formazione su strada ed affidando a Rik Verbrugghe il ruolo di General Manager. Il 50enne belga, già CT della sua nazionale, oltre che direttore sportivo di tantissime formazioni di altissimo livello, tra cui spiccano BMC, Bahrain – Merida e, più recentemente, Israel – Premier Tech, ha sposato il progetto nato dall’idea del CEO Jochim Aerts, e lavorerà proprio con l’obiettivo di costruire una squadra su strada di alto livello, che possa rientrare tra le formazioni Professional.

Per Verbrugghe il passaggio da una delle squadre con più budget in assoluto ad una formazione che è stata appena creata rappresenta un passo importante, che conferma la totale fiducia del classe 1974 nel progetto Ridley: “A me piacciono le sfide. Mi piace affrontarle e sono concentrato al 100% – spiega l’ex corridore intervistato da Wielerflits – Per iniziare un nuovo progetto come questo servono le giuste persone, la giusta struttura e la giusta cultura. Ma mi è stata data questa opportunità da GM per creare io stesso queste condizioni, mi hanno convinto. A me inoltre piace pensare fuori dagli schemi. Ridley è il partner giusto per costruire questo progetto. Hanno la loro galleria del vento, lavorano sui dettagli, potremo permettere ai giovani atleti di puntare subito al meglio. Nelle ultime settimane la squadra ha ampliato i suoi orizzonti, ecco perché sono qui. Per quello che riguarda la squadra di ciclocross abbiamo già i partner giusti, e con Richard Groenendaal abbiamo anche l’uomo giusto. Ora siamo al lavoro per la formazione su strada, abbiamo contattato dei possibili sponsor, ma siamo ancora al lavoro. […] Ora è il momento per me di creare l’ambiente giusto, dopo questo passaggio ci amplieremo anche su strada”.

Per quello che riguarda invece il suo passato l’ex dirigente della Israel – Premier Tech commenta così il suo addio alla formazione israeliana: “Ci siamo separati di comune accordo. Sarei potuto rimanere, ma la Ridley mi ha convinto. C’era il progetto ma mancava ancora la squadra. Per la Israel non è stato un problema, abbiamo risolto tutto facilmente. È stato anche importante che io abbia potuto cominciare a lavorare sul progetto immediatamente. Sylvan Adams mi aveva chiesto se sarei potuto essere ancora concentrato al 100% sulla Israel sapendo che questo sarebbe stato il mio futuro, questa decisione è stata quella giusta. Ho avuto quattro anni fantastici con la squadra. Sono stati anche difficili dato che abbiamo perso la nostra licenza World Tour, ma dopo quel momento abbiamo lavorato sulla squadra e l’abbiamo portata dove è oggi. Ora è una squadra a livello con la Lotto Dstny, un nostro diretto avversario sotto diversi punti di vista. Anche loro sono una Professional con tantissima ambizione”.

E su quelli che saranno i suoi metodi di lavoro nella sua nuova avventura Verbrugghe aggiunge: “Quello che faccio meglio è lo scouting di giovani talenti. Sono capace di scovare talenti e l’ho dimostrato in diverse occasioni. Non guardo solo su strada ma in tutte le discipline. Tutto quello che riguarda le due ruote può portare del talento, e bisogna essere in grado di scovarlo. Una delle cose più importanti è lavorare sulla base dei dati, e io posso portare la mia esperienza per sviluppare quest settore. Inoltre credo che il mio contributo più importante sarà quello nella cultura della squadra. Per me è una cosa importantissima, è il punto di partenza di tutto”.

In conclusione il neo GM della Ridley dice anche la sua su quello che sarà il rapporto della nuova squadra con la Uno-X Mobility, dopo che la formazione norvegese ha firmato, lo scorso luglio, un contratto decennale con il produttore belga per la fornitura di biciclette: “Ci sarà una collaborazione, ma il nostro obiettivo è di diventare una formazione Professional per tenere con noi i migliori talenti. Non sappiamo come sarà il futuro, non si tratta di un progetto di un anno, ci siamo già dati tre anni per realizzare le nostre ambizioni. la Uno-X Mobility è un’altra squadra che punta all’eccellenza. Quando ero alla Israel era la squadra che temevo di più potesse rubare il nostro posto. Ora dovremo aiutarci a vicenda, collaborare e condividere piccoli consigli“.

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