Parigi-Tours 2022, Arnaud Démare si conferma allo sprint! 4° Simone Consonni, 5° Luca Mozzato
Arnaud Démare si ripete alla Parigi – Tours 2022. Partito con il dorsale numero uno, il velocista della Groupama – FDJ si impone con una lunga volata davanti a Edward Theuns (Trek-Segafredo) e Sam Bennett (Bora-hansgrohe), tra i protagonisti di giornata dopo una bella azione in contropiede nel finale. Ripresi gli ultimi attaccanti in vista dell’ultimo chilometro, la corsa si è dunque decisa allo sprint, con la formazione francese che ha preso in mano la situazione grazie a Stefan Kung, perfetto ultimo uomo per il piccardo, partito lungo quando Bryan Coquard (Cofidis) ha provato ad anticipare, aprendo la strada a Simone Consonni (Cofidis), poi quarto al traguardo davanti a Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM).
Dopo circa tre chilometri di gara, tre corridori riescono ad avvantaggiarsi sul gruppo: si tratta di Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Clement Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Metropole), che inizialmente riescono a guadagnare solo una ventina di secondi di margine. Nel plotone, infatti, gli attacchi non si fermano: a provarci sono prima Mael Guegan (Team U Nantes Atlantique) e Paul Hennequin (Nice Metropole Cote d’Azur), poi cinque corridori e infine altri otto uomini, ma tutti questi tentativi vengono annullati, e dopo aver percorso più di 20 chilometri rimangono in testa solo i tre attaccanti iniziali, con mezzo minuto di vantaggio sul gruppo. Poco dopo, Guegan riparte all’attacco, seguito da Romain Cardis (St Michel-Auber 93), che in breve raggiunge il connazionale; i due riescono a prendere un buon margine sul plotone, che finalmente decide di rallentare, e in pochi chilometri riescono a riagganciare i tre battistrada. Dopo averne percorsi 40, il nuovo drappello di testa ha un vantaggio di più di quattro minuti sugli inseguitori, dove sono Alpecin-Deceuninck e Jumbo-Visma a dettare il ritmo.
Con la situazione stabilizzatasi, il margine della testa della corsa continua ad aumentare nei chilometri successivi, superando i cinque minuti dopo 60 chilometri di gara e toccando i 6’45” ai -125 dalla conclusione, quando anche uomini della Groupama-FDJ si portano in testa al plotone. Dopo essersi avvicinati fino a 5’30”, il gruppo inizia una fase nuovamente tranquilla, concedendo di nuovo 6’20” ai battistrada, che dal canto loro proseguono a testa bassa, senza farsi domande. In gruppo non tarda tuttavia ad arrivare il nervosismo visto che le prime difficoltà di giornata sono sempre più vicine. Inevitabile conseguenza sono alcune cadute che si susseguono. Tra i corridori coinvolti alcuni favoriti come Arnaud De Lie (Lotto Soudal) e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), costretti al ritiro, nonché Matteo Trentin (UAE Team Emirates), che riuscirà poi a rientrare in seguito, spendendo tuttavia troppo per poter essere protagonista nel finale. Il gruppo, che nel frattempo ha ripreso a guadagnare velocemente terreno, inevitabilmente finisce anche per spezzarsi in più tronconi.
A 60 chilometri dalla conclusione nascono anche le prime azioni in contropiede, con Sam Bennett (BORA Hansgrohe) e Kim Heiduk (INEOS Grenadiers) che riescono a guadagnare dieci secondi per poi aumentare progressivamente il gap, avvicinandosi ai battistrada. Alle loro spalle si muovono anche Olivier Le Gac (Groupama – FDJ), Tim van Dijke (Jumbo-Visma), Antoine Raugel (AG2R Citroën Team), Rui Oliveira (UAE Team Emirates), Luca Mozzato (B&B Hotels – KTM), Clément Russo (Team Arkéa – Samsic) e Alex Kirsch (Trek – Segafredo). Dopo una dozzina di chilometri di inseguimento, con i chemin de vigne che si alternano ad alcuni strappi, sono Le Gac, Russo, Kirsch a riportarsi su Bennett e Heiduk, avvicinandosi a 2’30” dai battistrada. Malgrado le difficoltà ad organizzarsi, il gruppo si muove a scatti, restando comunque ancora piuttosto vicino ai contrattaccanti. Tra coloro che si muovono in questa fase anche Kevin Geniets (Groupama-FDJ) e Sep Vanmarcke (Israel-PremierTech), ma la loro azione dura poco ed entrambi saranno poi costretti a rinunciare alle loro ambizioni per problemi meccanici e forature.
Mentre altre cadute continuano a registrarsi in gruppo, è Jake Stewart (Groupama – FDJ) ad uscire in contropiede dal gruppo, seguito da Matis Louvel (Team Arkéa – Samsic) e Valentin Ferron (TotalEnergies), ma anche loro azione non ha grande fortuna, con Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck) a rientrare su di loro subito prima del gruppo. La velocità resta infatti altissima, costringendo Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco) e Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost) a lasciarsi sfilare, mentre Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën) continua a fare la spola a causa di problemi meccanici. A 25 chilometri dalla conclusione la situazione non cambia, ma i distacchi si fanno ormai sempre più ridotti. Gli ultimi tre attaccanti rimasti, Abrahamsen, Cardis e Guegan, hanno infatti appena 35 secondi di margine sul quintetto di inseguitori e 1’25” sul gruppo, che nel frattempo riprende anche James Shaw (EF Education-Easypost) e Cyril Lemoine (B&B Hotels – KTM), partiti a loro volta in una azione in controtempo per cercare di anticipare.
Una accelerazione decisa arriva tuttavia entrando nei venti chilometri finali, dopo uno scatto di Mike Teunissen (Jumbo-Visma) al quale la Groupama – FDJ risponde in forza, spezzando il gruppo attorno alla ventesima posizione per poi fare una ulteriore selezione che riduce ad appena 13 uomini il primo troncone del gruppo. Il ritardo dalla testa della corsa, ormai composta dal solo Abrahamsen, crolla così a 45 secondi, con i primi inseguitori invece appena dieci secondi più avanti. Il norvegese prova a vendere cara la pelle e si presenta all’ultima difficoltà di giornata con un margine di 20 secondi sugli inseguitori e di 35 sul gruppo, che nel frattempo ha riacquistato numerose unità. Entrando nei dieci chilometri finali il battistrada viene ripreso da Heiduk, Kirsch e Le Gac, mentre gli altri si sono rialzati vedendo il gruppo ormai vicinissimo.
Il nuovo quartetto di testa tuttavia non si arrende ed passa al cartello che indica cinque chilometri alla conclusione con un vantaggio di 15 secondi. Con Le Gac ormai nuovamente in ballo per la vittoria, la Groupama-FDJ si rialza, lasciando che a quel punto siano altre squadre a prendere in mano la situazione. Ad immolarsi sono così B&B Hotels – KTM e, soprattutto, Arkéa – Samsic. Progressivamente il margine si riduce, fino al ricongiungimento che avviene quando ormai l’ultimo chilometro è a vista, con Abrahamsen e Heiduk ultimi ad arrendersi. A quel punto torna davanti prepotentemente la Groupama – FDJ, grazie soprattutto al forcing di Stefan Kung. Lo svizzero prepara la volata di Arnaud Démare, abile a non farsi sorprendere quando Bryan Coquard lancia per primo il suo sprint. I due iniziano un testa a testa che rapidamente volge in favore del campione uscente, capace poi di resistere anche al ritorno di Edward Theuns e un generoso Bennett, terzo davanti a Simone Consonni e Luca Mozzato.
Risultato Parigi – Tours 2022
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