Lotto, Jasper De Buyst spera di ritrovarsi nel 2025 e spiega le fatiche del 2024: “Dopo il covid mi è venuto l’asma”

Jasper De Buyst ha capito le ragioni del disastroso 2024. Colpito come tanti di noi dal covid, il 31enne belga ha faticato molto nella passata stagione, senza riuscire realmente a spiegarsi le cause della sua scarsa forma e del mancato rendimento. Effettuati una serie di test più approfonditi per comprendere le cause delle sue difficoltà, in particolare respiratorie, gli è stato diagnosticata una forma di asma che sarebbe conseguente alla infezione da coronavirus che lo aveva colpito in precedenza.

“Nel 2024 ho avuto molti problemi di salute. È emerso che avevo sviluppato un’asma post-covidica – spiega ai colleghi di Sporza dal ritiro del suo team in Spagna – Il che significa che d’ora in poi dovrò usare quotidianamente un inalatore. Alcuni test hanno dimostrato che potrei aver perso il 35% della mia capacità polmonare. È una situazione piuttosto estrema, ma non deve significare la fine della mia carriera”.

Il portacolori della Lotto, che spera di poter essere quest’anno un uomo importante al fianco del leader Arnaud De Lie, magari riuscendo a ritagliarsi ogni tanto i suoi spazi come fatto spesso in carriera, spera dunque che, una volta compresa la terapia da prendere, l’asma possa avere un impatto minimo sul suo programma e le sue prestazioni “Devo solo usare l’inalatore ogni giorno come qualsiasi altro asmatico”, relativizza, ricordando “di non essere l’unico in gruppo ad avere l’asma”.

Si tratta chiaramente comunque di qualcosa che va monitorato e per il quale bisogna trovare un nuovo equilibrio personale, tanto a livello sportivo quanto nella vita quotidiana, perché si tratta di “qualcosa che si è aggiunto e ora bisogna impegnarsi per trovare il giusto dosaggio”. Ovviamente, i regolamenti UCI e AMA consentono inalazioni e puff entro certi limiti, per cui bisognerà anche abituarsi in questo senso, nella gestione e nell’organizzazione.

Il calendario resta comunque ambizioso e di primo piano: ““Di norma correrò ancora le classiche, soprattutto al servizio di Arnaud De Lie. Voglio sostenerlo il più a lungo possibile. A differenza dell’anno scorso, molto probabilmente correrò anche il Tour de France. L’anno scorso non c’ero perché è nata mia figlia”.

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