Kometa Cycling Team, Fran Contador reputa “un errore il World Tour chiuso”
Il Kometa Cycling Team è il progetto Continental su cui hanno investito energie e risorse Alberto Contador e Ivan Basso. E anche all’interno della squadra di licenza spagnola non c’è grande entusiasmo in merito alla riforma voluta dall’UCI per quel che riguarda la gestione delle licenze per le corse World Tour. Una delle conseguenze potrebbe essere il “disamoramento” degli sponsor nei confronti delle squadre più piccole. Questo almeno l’allarme lanciato da Fran Contador, fratello di Alberto e anche lui coinvolto nella gestione della Kometa, in un’intervista rilasciata a Esciclismo.
“Sì, l’aspetto degli inviti alle corse più importanti o, per meglio dire, peggiora per le squadre Continental. Il World Tour diventa una categoria ancora più chiusa – ha dichiarato Contador – Vedremo come evolverà la situazione nel prossimo anno e le sue conseguenze sulle stagioni successive. Il ciclismo non è uno sport in cui le sponsorizzazioni abbondino, anche se il rendimento è buono. Il caso della Euskadi-Murias è un esempio preoccupante, una squadra che ha fatto benissimo e che non ha potuto proseguire per mancanza di sostegni. L’UCI deve tenere bene in conto queste cose. Io penso che una ‘liga” chiusa sia un errore. E penso anche che l’Unione ciclistica internazionale debba porre in essere politiche che possano proteggere gli sponsor che sostengono progetti formativi e non centrati al conseguimento del risultato”.
Per il Kometa Cycling Team il Ciclomercato in corso è stato la dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto negli anni. Ben quattro sono infatti i corridori che nel 2020 faranno il salto in formazioni World Tour: Juan Pedro López e Michel Ries vanno alla Trek-Segafredo, Carlos Rodriguez al Team INEOS e Stefano Oldani alla Lotto-Soudal: “Sono cose che ci fanno piacere, ma dall’altro lato sappiamo che c’è sempre tanto da fare che continuiamo a lavorare affinché quel salto nel World Tour si possa fare in futuro nella nostra struttura”. Ma per il momento non ci sono prospettive di “passi avanti”, magari come squadra Professional: “Noi siamo sempre stati onesti su questo tema, non abbiamo mai alimentato voci. Abbiamo ben chiaro che i passi vanno fatti con fermezza. Non ha senso salire di categoria senza un futuro. Andare a un livello superiore è un sogno ed è anche una sfida, ma non lo viviamo come una cosa da fare per forza. Fare il salto per poi chiudere dopo uno o due anni non è il cammino corretto da seguire. Andiamo passo dopo passo, pedalata dopo pedalata”.
Nel 2020 la squadra dei Contador e di Basso accoglierà sette nuovi elementi: “Ma non voglio segnalare nessuno di particolare – ha sottolineato Fran Contador – Vorrei però mettere l’accento su due corridori che incarnano il lavoro che stiamo facendo con la base. Sergio Garcia e Alejandro Ropero hanno cominciato con i nostri Campus di selezione, hanno corso nella squadra Junior e sono anche passati dalla struttura Under 23. Personalmente, è una cosa che mi emoziona”.
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