GW Erco Shimano, Alejandro Osorio torna a parlare del suo licenziamento dalla Bahrain nel 2022: “È stato ingiusto, non era niente di così grande da distruggere una persona in questo modo”
Alejandro Osorio si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Neo campione nazionale colombiano e vincitore della terza tappa del Tour Colombia 2024, il portacolori della GW Erco Shimano sta vivendo una sorta di riscatto personale dopo essere stato costretto a tornare in Sudamerica e a scendere a livello Continental nel momento in cui aveva realizzato il sogno di approdare nel WorldTour. Due anni fa, infatti, il classe 1998 aveva firmato per la Bahrain Victorious, tuttavia, dopo soli tre mesi, era stato licenziato per “molteplici violazioni contrattuali”, un allontanamento che il corridore non ha mai accettato e ritiene sproporzionato rispetto alle “infrazioni” da lui commesse.
“È stato ingiusto, non era niente di così grande da distruggere una persona in questo modo – le parole di Osorio, riportate da Cyclingnews – Per me è stata come la distruzione della mia carriera, quindi ora mi sto semplicemente godendo il fatto di essere dove sono”. All’epoca, lo scalatore colombiano aveva annunciato l’intenzione di voler ricorrere alle vie legali contro questo licenziamento, tuttavia ha poi desistito da questo intento per i costi troppo elevati: “Non potevo permettermi di assumere un avvocato per ricorrere in appello contro una squadra come la Bahrain, che ha molti soldi“.
Il 25enne ha poi spiegato quali sono state le violazioni che hanno portato alla rescissione del suo contratto: “Un giorno sono andato a mangiare in una gelateria e mi è stato detto che non stavo seguendo le indicazioni del nutrizionista. Un altro giorno sono andato in un centro commerciale per comprare una sim card e mi è stato detto che avevo infranto la bolla sanitaria del Covid. Ero parecchio sotto pressione”.
“Poi sono stato molto male dopo la Strade Bianche, vomitavo e mi hanno messo in isolamento – ha proseguito Osorio – Sono tornato a casa ad Andorra senza prendere il casco dall’autobus. Una volta lì, mi sono detto che non dovevo uscire indossando il casco di un’altra marca e ho commesso l’errore di caricare la corsa di un amico nel mio profilo TrainingPeaks. Questa è stata la cosa più grave che ho fatto. Sì, è stato un errore, ma non abbastanza grande da distruggere una persona come hanno fatto loro“.
Dopo le ultime belle prestazioni, il colombiano spera di poter tornare nel WorldTour nel prossimo futuro: “Ho ancora solo 25 anni. Forse, con l’attuale generazione, non sono così giovane. Ma mi sento ancora giovane e vorrei tornare. Penso di avere talento“. Un talento che proverà a mettere in mostra anche in Europa nelle prossime settimane: “Parteciperò alla Settimana Coppi e Bartali, che è una gara che mi piace molto e che mi si adatta bene. Ogni giorno è duro, come una classica. Con il titolo nazionale e la vittoria al Tour Colombia, quest’anno ho già realizzato due sogni. Ne vorrei un terzo alla Coppi e Bartali”.
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