Challenge Mallorca 2023, Rui Costa conquista il Trofeo Calvià

Esordio vincente per Rui Costa al Challenge Mallorca 2023. Il neo-corridore della Intermarché – Circus – Wanty si impone in uno sprint ristretto al termine di una bella azione in cui ha fatto pesare la sua grande esperienza per regolare Louis Vervaeke (Soudal – QuickStep) e Ben Healy (EF Education – EasyPost), ultimo dei fuggitivi del mattino, mentre gli altri facevano parte di un gruppo di contrattaccanti uscito dal gruppo a 85 chilometri dalla conclusione, su impulso del corridore belga. I tre sono riusciti a resistere al ritorno degli inseguitori, trascinati da Andrea Bagioli e Julian Alaphilippe, che hanno provato a riportare sotto Casper Pedersen, poi quarto al traguardo davanti ad Alex Zingle (Cofidis).

Con la partenza ufficiale ritardata di qualche istante per i problemi meccanici di due corridori, la corsa prende il via in maniera abbastanza tranquilla, e ci vogliono quindi sette chilometri prima di registrare i primi tentativi di fuga. Ad andare all’attacco sono Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Mirco Maestri (Eolo-Kometa) e Matthew Zimmer (Project Echelon Racing), seguiti con un attimo di ritardo da Mateu Esterlich (Electro Hiper Europa). Quest’ultimo non riesce però ad agganciarsi agli altri quattro e, mentre il gruppo dà il via libera alla fuga, è costretto a inseguire con una trentina di secondi di ritardo.

Nei chilometri successivi, tuttavia, Esterlich non riesce ad avvicinarsi ai battistrada, che nel frattempo viaggiano con 2’30” di margine sul plotone, tirato dagli uomini della UAE Team Emirates. Alla fine, dopo 25 chilometri di gara, il corridore della Electro Hiper Europa decide di alzare bandiera bianca e di farsi riprendere. Davanti, intanto, i quattro attaccanti vedono il loro margine salire affrontando le prime asperità di giornata, un vantaggio che arriva a superare di poco i quattro minuti nonostante il lavoro della UAE e della Bora-hansgrohe.

Con il terzo GPM, il Coll de Soller, la situazione però cambia: il gruppo decide infatti di aumentare l’andatura e in breve recupera più di un minuto ai battistrada, scollinando con un ritardo di 2’40”. Nella discesa successiva, resa scivolosa dalla pioggia, il gruppo si spezza e, sotto l’impulso iniziale di Louis Vervaeke (Soudal-QuickStep) si forma un drappello composto anche da Julian Alaphilippe (SOQ), Andrea Bagioli (SOQ), Carlos Canal (EUS), Rui Costa (ICW), Kobe Goossens (ICW), Casper Pedersen (SOQ), Axel Zingle (COF), Ben Zwiehoff (BOH) e Tim Wellens (UAD), ma quest’ultimo cade finendo fuori dai giochi.

Quando si torna a salire, i nove uomini rimasti si avvicinano a 50 secondi dai battistrada, che rapidamente diventano due visto che Maestri e Zimmer devono cedere il passo, e 2’00” su un gruppo che ormai sembra non avere più punti di riferimento. Dopo un momento di studio tra gli inseguitori, che concedono così nuovamente terreno alla coppia di testa, gli inseguitori trovano nuovamente una intesa per rilanciare la propria azione, tornando rapidamente a guadagnare terreno e riprendendo rapidamente i due corridori che avevano perso terreno.

Mentre il gruppo ormai è fuori dai giochi, prima dell’ultimo GPM di giornata si muovono Rui Costa e Vervaeke, che allungano tra gli inseguitori, provocando un inevitabile rallentamento nel gruppetto visto che entrambi hanno compagni alle loro spalle. I due arrivano così sulle prime rampe dell’ultimo GPM di giornata con un ritardo di 25 secondi dai primi e altrettanti di vantaggio sul gruppetto da cui sono evasi. Il ricongiungimento non tarda così ad arrivare e il nuovo quartetto scollina con 50 secondi di margine sugli inseguitori.

Dopo una rapida discesa si torna a salire, ma qui nessuno ha le forze per fare la  differenza, con la situazione che resta stabile. A rompere gli indugi in testa è nuovamente Vervaeke, che entrando nei 15 chilometri finali prova a forzare il ritmo. Healy inizialmente sembra sul punto di rientrare, ma fa fatica, trovando tuttavia le energie necessarie grazie alla collaborazione di Rui Costa, bravo a gestirsi dall’alto della sua esperienza. I due rientrano così su Vervaeke prima dei cinque chilometri conclusivi.

A quel punto la Soudal – QuickStep decide di muoversi alle sue spalle, con Alaphilippe e Bagioli che si mettono a servizio di Pedersen. L’inseguimento è serrato e, complice la mancata collaborazione davanti di Vervaeke, il distacco crolla rapidamente dai quasi 50 secondi a cinque chilometri al traguardo alla dozzina all’imbocco dell’ultimo chilometro, dopo che Ben Healy ha provato uno scatto. Sembra ormai tutto pronto per il ricongiungimento, ma è nuovamente Healy a cambiare le sorti della corsa, decidendo che è meglio perdere provando di vincere che accontentarsi di un piazzamento.

L’irlandese impedisce così il rientro del gruppetto, con Alaphilippe che non riesce a chiudere il buco in favore di Pedersen, costretto a partire lungo, ma sostanzialmente ormai battuto. Ma soprattutto l’azione del corridore della EF Education – EasyPost è perfetto trampolino di lancio per i suoi ultimi compagni di avventura, che hanno così l’opportunità di giocarsi la volata a due. L’errore fatale lo commette Vervaeke, che parte troppo presto, mentre Rui Costa gioca di esperienza e, partendo dalla terza ruota, resta in scia il più possibile prima di uscirne per vincere agevolmente la volata.

Risultato Trofeo Calvià Challenge Mallorca 2023

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