Lidl-Trek, Ryan Gibbons annuncia il ritiro: “Il ciclismo mi ha dato l’opportunità di fare cose che vanno oltre i miei sogni più sfrenati e ne sarò sempre grato”

Ryan Gibbons non sarà più in gruppo nel 2026. Con un messaggio postato sui propri profili social, il 31enne sudafricano ha infatti annunciato il ritiro al termine di questa stagione, dopo quasi dieci anni trascorsi tra i professionisti. Nativo di Johannesburg, il classe 1994 ha corso con le maglie di Team Dimension Data, UAE Team Emirates e, nelle ultime due annate, Lidl-Trek, conquistando dieci vittorie comprendenti la classifica finale del Tour de Langkawi 2017, il Trofeo Calvià 2021 e diversi titoli di campione africano e sudafricano (sia in linea che a cronometro) e partecipando con la maglia della propria nazione a due edizioni delle Olimpiadi e cinque dei Mondiali.

“Il 2025 sarà la mia ultima stagione da ciclista professionista – le parole di Gibbons – Ci sono molti fattori che hanno portato a questa decisione e ci ho riflettuto per molti mesi, ma credo che ora sia il momento di appendere la bici al chiodo e mettere fine alla mia carriera. Il ciclismo è stata la mia identità per più di metà della mia vita. È la mia passione, il mio scopo e la mia professione. Ho avuto il privilegio di vivere un sogno negli ultimi 10 anni, gareggiando e vivendo all’estero. Ho avuto l’onore di correre nelle gare più importanti, per alcune delle migliori squadre, insieme ai più grandi ciclisti. Sono stato in tantissimi posti diversi, ho vissuto esperienze straordinarie e ho preso parte a grandi successi. Ho incontrato persone straordinarie e stretto amicizie che dureranno tutta la vita. Il ciclismo mi ha dato l’opportunità di fare cose che vanno oltre i miei sogni più sfrenati e una vita che non avrei mai potuto immaginare. Ne sarò sempre grato“.

Come ogni sportivo sa, ci sono anche molti momenti negativi e ho avuto più della mia giusta dose di infortuni, malattie e pura sfortuna – ha aggiunto il 31enne – Lo sport professionistico è fatto di resilienza, sacrificio e superamento di avversità costanti. Spesso si vedono solo i momenti alti e romantici di questo sport, e non il duro lavoro, le delusioni e le difficoltà dietro le quinte. Provenire dal Sudafrica ha aggiunto enormi sfide nel perseguire questa carriera. Ho dovuto vivere dall’altra parte del mondo, lontano dai miei amici, dalla mia famiglia, dalla mia cultura e da casa mia. I problemi di residenza e di visto sono stati una lotta e uno stress costante e infinito che molti non capiranno mai o non comprenderanno mai”.

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me e mi hanno sostenuto e mi hanno portato dove sono. A tutte le squadre per cui ho corso e allo staff laborioso, professionale e altruista che si è preso cura di me giorno dopo giorno. Ai miei compagni di squadra e ai colleghi del gruppo. Abbiamo sofferto insieme, vinto insieme e perso insieme. Nutro un profondo rispetto per ognuno di voi e sono onorato e orgoglioso di aver condiviso questa esperienza con voi. Sono grato alla mia famiglia e ai miei amici che mi hanno sempre incoraggiato, motivato e sostenuto. E infine a mia moglie e a mio figlio… questa vita non è stata semplice o facile e il vostro sacrificio e il vostro amore incondizionato mi hanno aiutato a superare ogni ostacolo. Avete vissuto momenti di grande difficoltà e momenti di grande sconforto, e siete stati al mio fianco in ogni fase del percorso. Non potrei mai ringraziarvi abbastanza. È stato un viaggio incredibile, ma ora è il momento di tornare a casa“, ha concluso il sudafricano.

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