Jayco-AlUla, Zdeněk Štybar sfiduciato: “Sarà dura trovare un contratto per il 2024, soprattutto se rimarranno corridori liberi dopo la fusione Visma-Soudal”
Zdeněk Štybar sta vivendo una stagione difficilissima. Il corridore ceco, 37 anni, si è unito alla Jayco-AlUla all’inizio della stagione 2023 cercando un rilancio dopo un paio di annate avare di soddisfazioni con la maglia della QuickStep. E invece, l’annata in corso si è rivelata ancora più complicata per l’atleta di Planá, che ha visto le sue prestazioni condizionate da un problema all’arteria iliaca, che lo ha portato alla successiva operazione chirurgica. Da quel momento, però, le gambe non sono più tornate a girare come in passato. E ora Štybar guarda al futuro con una certa nota di pessimismo.
“Come sto? Male – le parole del corridore ceco riportate da In de Leiderstrui – Dopo l’operazione sono rimasto lontano dalle gare per quattro mesi. Mi sono allenato duramente, ma poi ho preso il Covid e, da allora, non sono riuscito ad allenarmi con continuità per altre tre settimane. Uscivo in bici un giorno e il giorno dopo ero costretto a riposare. Il risultato è che ora la mia condizione attuale è pessima”.
Štybar aggiunge: “Ho affrontato la Paris-Chauny, il Münsterland Giro e la Elfstedenrace e ora andrò in Cina al Tour of Guangxi (che inizia il 12 ottobre – ndr). Ma le gambe vanno male. È un peccato, ma a volte le cose vanno così. Però, ho il contratto in scadenza e mi trovo in una situazione difficile. La situazione attuale non mi aiuta. Mi servono risultati e proverò a ottenerli, continuando a lottare, ma è difficile. Può anche essere che quella cinese sia la mia ultima corsa da professionista su strada”.
Il corridore ceco guarda al panorama di CicloMercato, su cui la sua strada si incrocia di nuovo con quella del Wolfpack, attualmente oggetto di una complicata trattativa di “fusione-incorporazione” con la Jumbo-Visma e da cui Štybar è uscito a fine 2022: “È una situazione strana e sarebbe una fine triste per la QuickStep, che è stata costruita lungo tanti anni e che potrebbe sparire. Ma a volte le cose non si possono fermare. Dietro c’è un certo modo di fare affari, in cui centra Zdenek Bakala (che è il proprietario della squadra belga, oltre che un connazionale di Stybar – ndr). Ovviamente, se ci fossero diversi corridori a trovarsi liberi sul mercato, le cose per me si farebbero ancora più complicate”.
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