CicloMercato, Nibali non chiude alla Sky ma…

Vincenzo Nibali conferma una possibile trattativa con il Team Sky. In scadenza di contratto con la Bahrain – Merida a fine 2019, pur avendo anticipato che la sua opzione preferita sarebbe restare in questa squadra costruita attorno a lui, lo Squalo dello Stretto ha sempre tenuto aperte le porte ad altre possibilità. Tra queste la formazione britannica, con la quale aveva già avuto delle trattative in passato, senza tuttavia giungere ad un accordo. Che comunque sembra difficile anche in questo caso visto che il siciliano precisa di voler un ruolo da leader in caso di approdo. Considerando che Chris Froome ha un contratto ancora sino al 2020 compreso, con l’intenzione di correre ad alti livelli altri cinque anni, sembra difficile che tra due anni l’italiano possa arrivare e coesistere con uno dei suoi più grandi rivali di questi anni.

Nibali è sinora l’unico ad aver interrotto il dominio della corazzata di Dave Brailsford al Tour de France (sei successi nelle ultime sette edizioni), il che chiaramente non che aumentarne l’appeal per il manager gallese, che comunque in squadra ha anche altri due pezzi da novanta come Geraint Thomas, contratto sino al 2021, e l’astro nascente Egan Bernal, che ha recentemente firmato un quinquennale, blindandosi sino al 2023.

“Sono felice che in passato la Sky mi abbia tenuto in considerazione – commenta CyclingWeekly – In passato non siamo riusciti a trovare un accordo, ma sicuramente la Sky è una delle formazioni migliori al mondo, che ha vinto molti Tour e grandi giri. Possiamo parlare liberamente con tutte le squadre in maniera seria e sicuramente la Sky è fra queste”.

Confermando come, anche se ora si inizierà a parlare, la decisione verrà presa il prossimo anno il vincitore della Milano – Sanremo ricorda la sua intenzione di correre per altri tre anni ad alti livelli, quindi con un ruolo primario. “La mia storia è da leader – aggiunge – Anche nei prossimi anni mi vedo come un leader. Se una squadra mi vuole, mi devono prendere per vincere“.

Una apertura a collaborare per i successi del team, ovviamente il plurivincitore di grandi giri la fa, ma appare comunque difficile…”Anche in passato quando i miei compagni avevano bisogno del mio aiuto li ho aiutati, come Ivan Basso quando ha vinto il Giro – precisa – Per me non è un problema. La stagione è molto lunga e c’è spazio per ogni corridore. Voglio arrivare ai miei obiettivi, ma anche a quelli della squadra”. Ma quanto spazio potrebbe avere per fare le sue scelte in una squadra che già per il prossimo anno rischia di fare fatica a definire i ruoli e i compiti dei suoi uomini migliori?

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