Tom Boonen rievoca una brutta caduta avvenuta nel 2015: ā€œMi sono fratturato il cranio, ma questo mi ha salvato la vitaā€

Da allora, perĆ², il belga soffre di un problema all'udito e sente un ronzio: "Ma, con il tempo, il mio cervello sembra essersi adattato"

Tom Boonen ricorda uno spaventoso episodio accadutogli nel 2015. Lā€™ex corridore belga, ritiratosi dal ciclismo nel 2017 dopo aver conquistato 122 vittorie in carriera, ha raccontato in unā€™intervista a Humo di soffrire da ormai nove anni di acufene, un disturbo uditivo caratterizzato da un ronzio nellā€™orecchio, causatogli da un brutto incidente avvenuto nella seconda tappa dellā€™Abu Dhabi Tour 2015. Nellā€™occasione, il 44enne fu vittima di una caduta che gli provocĆ² una seria frattura al cranio e unā€™emorragia cerebrale per la quale rischiĆ² anche la vita. Curiosamente, perĆ², proprio tale frattura, avvenuta vicino allā€™orecchio, lo salvĆ², lasciandolo tuttavia con questo problema di udito.

Lā€™ex corridore ha raccontato la dinamica di quella caduta: ā€œUn pezzo di ferro ha colpito la ruota anteriore di Theo Bos. Ho dovuto sterzare, ma il suo manubrio ha colpito la mia ruota anteriore. Sono stato catapultato giĆ¹ dalla bici e sono caduto sul lato della testa. Ho perso il casco, quindi lā€™impatto ĆØ avvenuto quasi completamente sulla tempia. Ho perso immediatamente i sensi e sanguinavo dallā€™orecchio. Allā€™inizio, i passanti hanno temuto il peggioā€.

Il belga ha poi ripreso e perso i sensi in un altro paio di occasioni: ā€œLa terza volta che mi sono svegliato ero legato in ambulanza. Avevo unā€™emorragia cerebrale, una commozione cerebrale e una frattura di quindici centimetri al cranio. Non ricordo nulla di quel giorno, tutto mi ĆØ stato raccontato in seguitoā€.

ā€œMa la frattura del cranio mi ha salvato la vita ā€“ ha proseguito lā€™ex campione del mondo ā€“ PoichĆ© passava attraverso lā€™orecchio, il sangue poteva uscire e non si formava pressione sul cervello. Di conseguenza, non ho avuto danni cerebrali permanenti e mi sono ripreso rapidamente. Lā€™udito ĆØ stato compromesso, ma questo mi ha salvato, in un certo senso: altrimenti non sarei piĆ¹ quiā€.

Da allora, perĆ², il 44enne sente un fastidioso ronzio nellā€™orecchio che ha subito il danno: ā€œCon il tempo, il mio cervello sembra essersi adattato. Il suono ĆØ ancora presente, ma spesso riesco a metterlo in secondo piano. Anche a letto: di solito dormo sullā€™orecchio buono, in modo che lā€™orecchio cattivo sia rivolto verso lā€™esterno, e cosƬ mi dĆ  meno fastidio. In effetti, sono io a soffrire di piĆ¹ per la mia perdita di udito. Mi piace stare in mezzo al rumore e alla confusione, ma non in una stanza con molto baccano: in quel caso non riesco a seguire bene le conversazioni. Ho anche imparato a sedermi a tavola in modo strategico, sempre con lā€™orecchio buono rivolto verso la conversazioneā€.

ā€œPer alcune persone, quel ronzio ĆØ cosƬ opprimente che hanno pensieri suicidi ā€“ ha aggiunto Boonen ā€“ Credo che il fatto che io sia riuscito a tenere sotto controllo la situazione abbastanza rapidamente abbia molto a che fare con la mia esperienza di atleta di alto livello. Certe cose ti succedono e basta, non puoi cambiarle. Un giorno ho deciso che quel ronzio non avrebbe dovuto dominare la mia vita. Mi son detto ā€˜Lascia che accadaā€™, e da quel momento in poi le cose sono migliorate. Quindi ĆØ possibile, non bisogna perdere il coraggioā€.

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