Rohan Dennis condannato a due anni con la condizionale per l’incidente mortale con la moglie Melissa Hoskins

Rohan Dennis non andrà in prigione per la morte della moglie Melissa Hoskins. L’ex campione del mondo è stato infatti condannato con la condizionale per aver provocato l’incidente che ha portato al decesso della ex ciclista, con cui stava litigando. Il 34enne era accusato di “guida pericolosa che ha causato la morte” e “guida senza la dovuta attenzione” e si era già dichiarato colpevole di parte delle accuse, avendo “creato una possibilità di creare danno”. Avvenuto il 30 dicembre 2023, l’incidente aveva da subito creato scalpore per la sua dinamica violenta visto che la 32enne australiana era stata investita dal pick-up del marito a pochi metri dalla casa di famiglia, venendo trascinata per alcuni metri. Portata in ospedale in condizioni critiche, era deceduta per le ferite riportate e il marito era stato arrestato il giorno stesso.

Con il tempo è emerso che quanto successo non fosse intenzionale e che Dennis non si sarebbe subito reso conto della gravità di quanto successo, tanto che alla fine le accuse della procura lo portavano a rischiare un massimo di sette anni di carcere. La condanna definitiva è tuttavia di 16 mesi e 28 giorni, ridotta di dieci mesi essendosi dichiarato colpevole, con un periodo di condizionale di due anni. Al due volte iridato a cronometro, che ha potuto beneficiare della sua condizione di padre single di due bambini, è stata inoltre tolta la patente per cinque anni.

Il giudice ha sottolineato che nel processo Dennis non era accusato dell’omicidio della moglie, ma che si trattava di un procedimento per incidente stradale. Secondo la ricostruzione dei fatti, Melissa Hoskins si è aggrappata al cofano dell’auto del marito dopo che questi era uscito di casa a seguito di un litigio riguardo i lavori di rinnovamento della cucina. In seguito, mentre Dennis stava partendo, ha provato ad aprire la portiera dell’auto, che l’uomo ha richiuso senza fermarsi.

“A tua insaputa, tua moglie si è aggrappata all’auto mentre tu acceleravi lungo la strada. È stato allora che è caduta e ha perso la vita”, ha detto il giudice Ian Press al 34enne ex ciclista, riconoscendogli “un senso di responsabilità per tutto quello che è successo” e che “sia addolorato per ciò che sarebbe potuto essere diverso se avessi agito diversamente”. Il giudice ha inoltre ricordato a Dennis che una qualsiasi violazione dei termini, come guidare l’auto nei prossimi cinque anni, porterebbero alla sua incarcerazione.

“Considerata la sua dichiarazione di colpevolezza, il suo rimorso, il fatto che sia l’unico a prendersi cura dei suoi bambini piccoli e considerate tutte le altre sue circostanze personali e le circostanze del reato, sono convinto che esista una buona ragione per sospendere la sentenza”, ha affermato il giudice. Un concetto che è stato ripreso anche dalla famiglia Hoskins, che una volta usciti dal tribunale ha ribadito la propria posizione.

“Vogliamo continuare a essere parte integrante della vita dei suoi figli e del loro futuro – ha spiegato Peter Hoskins, padre della due volte olimpionica, ai media locali – Come riuscirci in modo significativo e rilevante richiederà tempo. Per quanto riguarda Rohan, per quanto difficile possa essere, è importante avere un rapporto educato con lui. [I bambini] se lo meritano. Non hanno fatto nulla di male. Ci sono due bambini piccoli coinvolti in questa tragedia. Per loro perdere il padre… anche se si tratta di una perdita temporanea… non credo che sarebbe l’ideale. Fin dall’inizio, non era una cosa che volevamo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Tappa 5 Giro d'Italia LIVEAccedi
+ +