Europei Monaco 2022, le parole degli azzurri a medaglia ieri: Guazzini, Moro, Plebani, Vece

Gli azzurri saliti sul podio ieri commentano i loro risultati su pista agli Europei di Monaco 2022. Prima che la caduta di Letizia Paternoster facesse preoccupare tutti i sostenitori azzurri, la nazionale italiana aveva potuto festeggiare tre medaglie di bronzo e una di argento grazie a Miriam Vece, Vittoria Guazzini, Manlio Moro e Davide Plebani. I due ragazzi sono saliti insieme sul podio dell’inseguimento individuale, mentre Vece si è classificata al terzo posto nei 500 metri e Guazzini ha battuto la britannica Knight nella finale per il terzo posto dell’inseguimento individuale. Nelle parole del dopo gara, tutti e quattro gli azzurri sono accomunati dal prossimo obiettivo: il mondiale di Parigi.

Miriam Vece, oltre al futuro, guarda anche al passato e vede questo risultato come un riscatto rispetto ai mondiali di Roubaix quando era rimasta a secco, pur comunque non nascondendo un pizzico di dispiacere per aver perso l’argento per soli 30 centesimi e preparandosi quindi a una nuova rivincita: “Brucia un po’ perdere l’argento per così poco. Mancano due mesi al mondiale di Parigi e ho tempo per preparare la rivincita”.

A Parigi vuole fare grandi cose anche Davide Plebani, che con l’argento di ieri continua a confermare la sua crescita: “C’è ancora da lavorare, perché sono convinto che posso migliorare ancora. La stagione fino ad ora è stata ottima ma non voglio fermarmi. Punto al mondiale, tra due mesi”.

Più sorprendente, anche per lui, il risultato di Manlio Moro: “E pensare che le sensazioni di questo pomeriggio non erano le stesse di questa mattina. Mi sembrava di non riuscire ad andare.. evidentemente il mio avversario ne aveva ancora meno”.

Infine, Vittoria Guazzini sembra aver ormai acquisito una piena consapevolezza dei propri mezzi: “Fino ad ora è stata una stagione molto positiva. Adesso mi prendo una pausa per poi preparare i mondiali. Questi risultati, in particolare il podio di oggi, mi danno fiducia. Posso lottare con le migliori, anche a livello mondiale”.

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