Johan Museeuw rivela: “Nel 2007 ho pensato al suicidio, dopo avere ammesso di essermi dopato mi sono sentito solo”
Johan Museeuw è una delle glorie del ciclismo belga. Nella sua lunghissima carriera – 17 stagioni – l’oggi 57enne ex corridore, fra le altre, di Mapei e Quickstep-Davitamon, ha vinto tre Giri delle Fiandre e altrettante Parigi-Roubaix, risultando uno dei corridori più vincenti del periodo a cavallo fra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo secolo. Una carriera di grande successo su cui, però, ha aleggiato anche lo spettro delle pratiche illecite. Museeuw è stato infatti coinvolto in un’indagine giudiziaria, venendo condannato a 10 mesi di detenzione dalle autorità belghe. Nel 2007, poi, il belga confessò pubblicamente di aver fatto uso di sostanze dopanti nella stagione 2003, quella che è stata la penultima del suo percorso agonistico.
Ora il belga, campione del mondo a Lugano 1996, rivela: “Dopo quella confessione ho pensato al suicidio – le parole di Museeuw raccolte dalla rivista Humo – Ero nella mia automobile, parcheggiata di fianco a un canale e mi dicevo ‘Ne ho abbastanza, ora mi butto’. Una voce dentro di me però mi diceva di non farlo e le ho dato retta. Ma quello rimane il capitolo più duro di tutta la mia vita. Una volta confessato, mi sono sentito sul fondo della buca. Ero disorientato, ma quello era il prezzo da pagare. Non potevo più vivere nascondendo con quei segreti. Sono stato uno dei primi corridori della mia generazione a confessare”.
Il belga aggiunge: “Anche nei momenti più difficili è stata comunque la bicicletta a salvarmi. Mi sono sentito solo e depresso – le rivelazioni di Museeuw – Per quattro anni sono andato alla ricerca di me stesso. Ma ne sono venuto fuori e da quel momento mi sono sentito più forte”. All’epoca della confessione, il belga usò queste parole: “Non ho gareggiato sempre al 100 per cento onestamente”.
Museeuw, tuttora voce molto ascoltata nel mondo del ciclismo belga, fa inoltre una considerazione e una domanda: “Innanzitutto, questo sport deve smetterla di guardare al passato, Inoltre, Lance Armstrong non è più il benvenuto al Tour de France mentre Richard Virenque è ancora nell’Albo d’oro, con i suoi posti sul podio (una volta secondo e una terzo – ndr). Mi chiedo: qual è la differenza fra i due?”.
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