Trofeo Binda 2021, Elisa Longo Borghini: “Stuyven mi ha ispirata con il suo ‘o tutto o niente’. Se c’è la possibilità di attaccare, sceglierò sempre di farlo”
È stato sicuramente un Trofeo Binda 2021 da incorniciare quello di Elisa Longo Borghini. La campionessa italiana ha infatti trionfato nella classica del calendario femminile attaccando a 26 chilometri dal traguardo di Cittiglio e giungendo all’arrivo solitaria con 1’42” di vantaggio su un gruppetto di inseguitrici regolato in volata da Marianne Vos (Jumbo-Visma). Per l’atleta della Trek-Segafredo si tratta della seconda affermazione nella corsa dopo quella ottenuta nel 2013 e, grazie a questo successo e al secondo posto nella Strade Bianche di due settimane fa, la 29enne è balzata anche in testa alla classifica del Women’s WorldTour. Il trionfo di Longo Borghini, inoltre, ha chiuso un fine settimana da sogno per la formazione statunitense, vittoriosa lo stesso giorno con Matteo Moschetti alla Per Sempre Alfredo e 24 ore prima con Jasper Stuyven alla Milano-Sanremo, il cui successo ha ispirato la campionessa di Ornavasso nel suo attacco.
“O tutto o niente. Jasper mi ha ispirata ieri (sabato, ndr), quindi ho pensato anche io ‘tutto o niente’” – ha dichiarato la 29enne – Se c’è la possibilità di attaccare, sceglierò sempre di attaccare. Era previsto che avrei allungato nel penultimo giro per risparmiare Lizzie (Deignan, ndr) per il finale perché è la più veloce. Non appena ho avuto un piccolo vantaggio ho pensato a Jasper e a quello che ha detto, a volte è tutto, spesso niente, e oggi era tutto. Come squadra non potremmo essere più felici”.
“Mi aspettavo che qualcuna mi seguisse quando ho attaccato – ha proseguito la portacolori della Trek-Segafredo – poi quando ho visto che avevo un po’ di margine ho proseguito. Sapevo che sarebbe stata una buona mossa per Lizzie se avessi potuto far soffrire le altre in vista dello sprint finale. Se mi avessero preso, me ne sarei semplicemente andata di nuovo. Mi piacciono molto le corse aggressive. Ogni volta che c’è la possibilità di attaccare, lo faccio perché mi piace”.
Nonostante un esiguo vantaggio all’inizio dell’ultimo giro, la campionessa italiana ha continuato a spingere sui pedali: “All’inizio pensavo che mi avrebbero preso, e io sono una che non ci crede fino alla fine perché normalmente vengo sempre ripresa. Mi sono accorta solo negli ultimi 200 metri di aver vinto. Mi sono girata e non ho visto nessuna e quindi ho potuto godermi la vittoria”, ha concluso Longo Borghini.
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