Giochi Invernali 2030, la Planche des Belles Filles pronta a candidarsi per la prova di ciclocross

Le Alpi Francesi ospiteranno i Giochi Invernali 2030 e La Planche des Belles Filles spera nel ciclocross. Nell’attesa che il CIO prenda la decisione definitiva riguardo i quattro sport aggiuntivi per la sua rassegna sulle nevi, il dipartimento dell’Alta Saona  “ha preparato un’allettante candidatura per ospitare la gara di ciclocross”, secondo quanto riporta L’Equipe, su una delle salite più famose del Tour de France. Non si tratta tuttavia dell’unica opzione se dovesse arrivare questa nuova introduzione, visto che anche la città di Besançon, dove si è più volte svolta una manche di Coppa del Mondo della specialità, sarebbe interessata a ospitare l’evento.

“Il documento inviato settimana a Edgar Grospiron, presidente del Comitato Olimpico, dal presidente del consiglio dipartimentale Laurent Seguin, che abbiamo potuto consultare – scrive il quotidiano francese – sottolinea «un sito indimenticabile» che offre «la garanzia di dare un’immagine popolare» dei Giochi. Insiste anche sul «cambiamento culturale» grazie al quale il ciclocross diventerà «un vero sport invernale proposto da numerose stazioni» situate a partire da 1.000 metri di altitudine”.

Un dossier che avrebbe nella ex ciclista Lucie Lefèvre, originaria della zona, una figura di spicco, visto che sarebbe lei a disegnare un tracciato che potrebbe beneficiare anche della consulenza di Thibaut Pinot, altro figlio illustre del dipartimento, pronto a offrire la sua consulenza. Al momento tuttavia ci sono da risolvere alcuni problemi riguardo l’accordo che le regioni coinvolte nella manifestazione hanno siglato, come ha fatto sapere Grospiron:  “Le discipline aggiuntive sono quattro e dovranno svolgersi nella regione Sud. Questo è il mandato che mi è stato affidato e dal quale non derogherò”, ha ricordato Edgar Grospiron il 14 maggio davanti ai senatori.

“Sappiamo che ci saranno tensioni, ma per noi non ha senso organizzare una gara nella regione meridionale, che non ha una cultura del ciclocross – ha tuttavia commentato la Lefèvre – Siamo a quattro ore dal Belgio e dai Paesi Bassi, che hanno questa cultura. Sappiamo come accogliere da 20.000 a 30.000 persone, sarà una grande festa”. Una decisione, che verrà presa anche basandosi sui possibili costi, comunque non è imminente visto che la scelta degli sport aggiuntivi “sarà decisa durante la sessione del CIO che precede i Giochi di Milano-Cortina (6-22 febbraio 2026) sulla base delle proposte presentate alla fine del 2025 dal COJOP”, ha ricordato infine il ministro dello Sport Marie Barsacq.

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