Bradley Wiggins torna a parlare di sé dopo la bancarotta: “La vita sta andando bene, inizio a realizzare che forse c’è un nuovo ruolo per me”
Dopo il terremoto della bancarotta Bradley Wiggins è tornato a parlare in pubblico. Nella giornata di domenica, in occasione del British National Cycling Show di Birmingham, il vincitore del Tour de France 2012 ha conversato a cuore aperto con il commentatore Matt Stephens e ha rilasciato anche un’intervista a Cycling Weekly. L’ex professionista britannico non ha voluto rispondere a domande relative alla sua recente bancarotta o alla sua attuale situazione economico-finanziaria, ma ha parlato lungamente del suo rapporto di amore-odio con il ciclismo e delle difficili questioni personali vissute in passato.
“Sono sempre stato nel ciclismo, e ogni volta che in passato ho provato a spingerlo via, ho realizzato che sarà sempre qui. Ti innamori e disinnamori delle cose. O ne non ne vuoi più sapere, oppure a volte diventa un’ossessione come lo è stato per me, ma ora sono riuscito a trovare un equilibrio” ha detto Wiggins a Cycling Weekly, prima di rivelare alcuni particolari poco conosciuti del suo passato tumultuoso, quando era all’apice della sua carriera.
“In sella avevo questa confidenza estrema, ma una volta sceso dalla bici spesso ero abbastanza controverso – ha continuato il cinque volte campione Olimpico – Ero volgare e certi giorni ero molto altalenante. In particolare nel 2012 avevo un’apparenza da rockstar, bevevo e altro, ma era un modo per nascondermi in pubblico e per mascherare ciò che ero veramente. Non sono mai stato a mio agio nel sedermi e avere una normale conversazione con qualcuno. Dovevo sempre recitare un ruolo perché non sapevo veramente chi fossi…”
Ora Bradley il ciclismo lo vive di riflesso anche grazie al figlio 19enne Ben, ciclista su strada con la squadra Continental Hagens Berman Jayco e campione mondiale Junior nella Madison su pista. Ma l’ex pro 44enne ci ha tenuto a dire che il suo ruolo si limita a quello di padre. “Non sono coinvolto nella sua carriera da ciclista. Io sono solo suo papà e credo che questa sia una cosa importante da dire. Io voglio solo essere suo papà”.
Forse in questo ultimo periodo si sta aprendo un nuovo e diverso cammino per Wiggins nel mondo delle due ruote. “Il ciclismo è solo una parte del tessuto di cui sono fatto e non voglio etichettarlo come amore o non amore. Sto lentamente scollinando nella mia via del ritorno… [il ciclismo – ndr] è qualcosa che ho riabbracciato nuovamente ma di cui non mi sono nuovamente innamorato… lo tengo ancora a una certa distanza. Inizio a realizzare che forse c’è un nuovo ruolo per me, una nuova sorta di ispirazione forse, se è la parola giusta per non essere troppo egoista”.
Nonostante tutte le difficoltà, passate e presenti, il trionfatore del Tour 2012 cerca di vedere il lato positivo delle cose e puntare a un futuro migliore. “In questo momento non sono mai stato così felice di essere nei miei panni. La vita sta andando alquanto bene al momento. Devo solo mantenere questa traiettoria e prendermi cura di me. Alcune persone mi hanno detto che i miei anni migliori sono ancora davanti a me, e questa è una bella prospettiva” ha poi concluso Wiggins.
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