Bradley Wiggins, il campione britannico parla delle sue difficoltà economiche: “Non ero a conoscenza della situazione in cui mi trovavo fino a dopo il ritiro”

Bradley Wiggins continua ad attraversare un periodo di difficoltà economica. Dopo le notizie dei mesi scorsi che hanno ufficializzato come l’ex corridore britannico sia stato costretto a dichiarare bancarotta, in questi giorni il vincitore del Tour de France 2012 ha parlato delle sue difficoltà nel podcast The Forward w/Lance Armstrong, raccontando nel dettaglio quando sono nati i suoi problemi e quali sono state le cause che lo hanno portato a dover rinunciare, tra le altre cose, anche alle sue medaglie olimpiche.

Una delle cose di cui mi pento è di non aver prestato attenzione alle mie finanze quando correvo – spiega il nativo di Gand – Ero convinto che il denaro ci sarebbe sempre stato. È una cosa che succede agli atleti, si guadagna un sacco e se non si presta attenzione la gente se ne approfitta. Avrei dovuto fare più attenzione, anche perché io mi trovo in questa situazione a causa del caos che si è creato e perché questa cosa è andata avanti per anni, non è successa dal giorno alla notte”.

Nello specifico il 44enne fa riferimento alla struttura che è stata data alle sue aziende, che lo ha esposto a perdite più ingenti di quelle che poteva aspettarsi: “Sono finito in bancarotta tramite un’azienda. Avevo tre aziende: quella che gestiva i miei diritti di immagine e le mie sponsorizzazioni, poi mi sono unito alla XIX Entertainment nel 2014 e loro hanno siglato accordi con diversi club e compagnie, e con fornitori di bevande eccetera. Infine c’era anche una terza azienda, chiamata New Cycling Limited, che era il Team Wiggins, che avevo creato per aiutare il programma nazionale britannico su pista, nello specifico l’inseguimento a squadre, che era il mio ultimo obiettivo a Rio. Quella squadra non avrebbe mai dovuto registrare introiti o perdite, ma era solo per pagare i corridori e gestire il budget della squadra”.

Questa struttura di aziende collegate ha causato numerosi problemi a Wiggins dato che tutte le perdite delle ultime due sarebbero tutte sempre ricadute sulla prima, esponendo il britannico ad ingenti perdite che lo hanno portato ai problemi di oggi. “C’erano molti soldi che passavano dall’azienda principale alle altre per finanziare quelle iniziative che non portavano soldi. Per questo motivo i debiti sono arrivati fino a quasi 1,5 milioni di sterline, che poi sono stati trasferiti a me in quanto direttore dell’azienda senza che io lo sapessi dato che in quel momento correvo ancora”.

A questi problemi si è aggiunta anche una controversia con il fisco britannico, che al termine del suo contratto con il Team Sky lo ha inquadrato come dipendente e non come libero professionista, costringendolo a pagare arretrati di tasse risalenti agli anni precedenti, aggiungendo quindi sale sulla ferita. “Sky sapeva che questa situazione si sarebbe verificata sin dal giorno in cui ho firmato con loro” – accusa il cinque volte campione olimpico.

Nonostante le difficoltà, in ogni caso, l’ex corridore rimane fiducioso per il futuro e convinto che la situazione possa chiarirsi: “Qualcuno deve aver fornito delle informazioni alla stampa e da qui è nato il sensazionalismo che c’è stato intorno a questa storia. Ma tutto andrà a posto“.

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