UAE Team Emirates, Modolo: “Domenica correrò la Roubaix”

Sacha Modolo è uno degli italiani che si stanno mettendo in mostra nelle classiche sul pavé. Il portacolori della UAE Team Emirates si è riuscito a piazzare nei primi 10 sia alla Gent – Wevelgem che al Giro delle Fiandre, risultando il miglior italiano in entrambe le corse. Risultati che partono da un lungo lavoro per cambiare le sue caratteristiche, così come spiega il corridore veneto a Ultimo Chilometro: “Per una serie di cose lo scorso anno nella seconda parte di stagione non sono andato bene. Da circa un anno e mezzo ho intrapreso un percorso nel quale ho sacrificato un po’ la volata per cercare di esprimermi meglio sui percorsi leggermente più duri. Da qui ad arrivare sesto al Fiandre ce ne passa, come ho già detto più volte non me lo sarei mai aspettato”.

“I giovani del nostro team hanno la fortuna di iniziare a fare il Fiandre a 22 anni, io l’ho corso per la prima volta solo 4 anni fa – aggiunge Modolo – Conoscere il percorso ti aiuta, perché in una corsa come questa è importante sapere quando devi stare davanti. Quest’anno, inoltre, l’arrivo in squadra di Marco Marcato ha portato grande morale a tutto il team perché ha dato una mano a tutti, sia a livello di come preparare il mezzo meccanico, sia perché conosce a memoria tutte le strade. Era una sorta di direttore sportivo in corsa. Negli anni passati si partiva con la consapevolezza che avremmo pagato qualcosa rispetto alle altre squadre, quest’anno invece già da Waregem siamo andati bene e sono stato fermato solo da una foratura, ad Harelbeke forse ho esagerato io, poi il piazzamento di Consonni a De Panne ha dato ulteriore morale a tutti”.

Per il corridore di Conegliano però la campagna del nord però non è ancora finita visto che domenica c’è in programma la Parigi – Roubaix. Il corridore della UAE Team Emirates si presenterà al via della corsa con grandi motivazioni, ma con un po’ di preoccupazione ripensando alla sua partecipazione nel 2014: “Domenica correrò la Roubaix, ma il problema è come affrontarla perché fino ad oggi ho preso parte solo all’edizione del 2014 e in quella circostanza mi sono rotto due costole. A tre settimane dal Giro d’Italia spero di non farmi male“.

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