Tour of Guangxi 2019, Matteo Trentin è soddisfatto: “Abbiamo iniziato nel modo giusto”

Matteo Trentin ha concluso al terzo posto la prima tappa del Tour of Guangxi 2019. Il corridore italiano è stato battuto nella volata finale da Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e da Pascal Ackermann (Bora-hansgrohe), di cui era riuscito a prendere la ruota ma senza avere lo spunto necessario per riuscire a sopravanzarlo. Un buon piazzamento per il corridore della Mitchelton-Scott soprattutto in vista delle prossime frazioni della corsa cinese, dove si spera che possa riuscire ad ottenere un successo che lo aiuti a dimenticare la cocente delusione degli ultimi Mondiali di Yorkshire 2019 in cui ha sfiorato l’oro al termine di uno sprint ristretto.

“Penso che abbiamo corso bene, anche se non abbiamo mai corso insieme in questo modo prima. Ognuno di noi ha svolto il proprio lavoro davvero bene! –  le prime parole del vice campione mondiale dopo la frazione odierna – Certamente riuscire a vincere con un po’ di vantaggio sarebbe meglio, ma in questo tipo di condizioni di gara, in cui le tappe sono piuttosto semplici e non troppo lunghe, io non sono il più veloce qui. Ma la corsa è appena cominciata e noi abbiamo iniziato nel modo giusto”.

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2 Commenti

  1. E basta scrivere che Trentin deve superare la “cocente” delusione. È medaglia d’argento, vice campione mondiale, manca un gradino per trovarsi sul podio più alto. Vi fa proprio orrore una medaglia d’argento? Si può anche essere contenti di ciò che si ha conquistato. Una medaglia nella cat. Elite mancava da 11anni, ora che l’abbiamo devo leggere solo lamentele. Italiani ingrati. Basta!!

    1. Non si tratta di una nostra opinione sulla medaglia conquistata, che comunque resta un risultato più che lodevole. Il punto ovviamente è che in quella volata, per come si era messa la corsa, Matteo Trentin era il grande favorito e un secondo posto è inevitabilmente una delusione. Non per noi, ma per lui stesso, come d’altro canto ha ammesso. Il che non significa sminuire il valore del suo secondo posto, né del vincitore, ma è semplicemente una inevitabile e comprensibile reazione umana che necessita di essere assimilata.

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