Tour de France 2018, Urán lo vivrà così: “Un Mondiale al giorno per tre settimane”
Rigoberto Urán va a caccia del colpo grosso sulle strade del Tour de France 2018. Confermato in giornata come capitano della EF Education First – Drapac Cannondale che si schiererà ai nastri di partenza della prossima Grande Boucle, in programma dal 7 al 29 luglio, il 31enne colombiano riparte dal secondo posto ottenuto a sorpresa un anno fa, quando solo il ritardo accumulato nelle prove a cronometro non gli ha permesso di negare al britannico Chris Froome (Team Sky) il quarto centro in carriera dopo quelli ottenuti nel 2013, 2015 e 2016. Rilanciato dalla vittoria di tappa al Giro di Slovenia, dove soltanto un sontuoso Primož Roglič (LottoNL-Jumbo) gli ha negato la vittoria finale imponendosi nelle ultime due frazioni, il corridore di Urrao guarda con ottimismo all’appuntamento che scatterà tra nove giorni.
“L’importanza del Tour de France è semplice da spiegare. A luglio si vive tutto ad altissimo livello: ogni ciclista, ogni tappa e ogni secondo. Tutto può essere decisivo. Devo rimanere concentrato per 21 giorni. È importante farlo sulla gara, a tavola e quando si riposa. È come se si disputasse un Mondiale ogni singolo giorno per tre settimane, da quando ci si alza al mattino a quando si va a dormire la sera”.
Ad alzare ulteriormente l’asticella delle ambizioni ci ha pensato il fondatore e direttore generale della formazione statunitense, Jonathan Vaughters: “È scontato dire che Rigoberto sia il nostro corridore di punta. È reduce dal secondo posto dell’anno scorso e ciascuno di noi crede nella possibilità che possa conquistare il successo finale. Abbiamo costruito la squadra intorno a lui, per aiutarlo a centrare questo obiettivo”.
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