Tirreno-Adriatico 2024, il leader Juan Ayuso: “Ho sofferto tanto il freddo ma sono arrivato sano e salvo al traguardo”
In questa lunghissima e piovosissima terza tappa della Tirreno-Adriatico 2024 c’è chi ha corso sulla difensiva per riuscire a rimanere in testa alla classifica generale: il giovane leader Juan Ayuso. Lo spagnolo della UAE Team Emirates ha poi confessato ai nostri microfoni di aver sofferto parecchio delle pessime condizioni meteo che i corridori hanno dovuto subire nelle oltre cinque ore di gara. Nonostante questo il 21enne in maglia azzurra ha sempre corso nelle prime posizioni del gruppo, per stare al sicuro in caso di cadute, e ha chiuso la tappa con un ottimo 11° posto, nonostante la grossa caduta nel finale.
Il successo più grande per lui però è stato proprio quello di riuscire a salvare la pelle in una giornata così dura e lunga. “L’obiettivo era arrivare all traguardo sano e salvo senza perdere tempo in classifica generale e così è stato“, ha riferito con decisione nel dopo tappa.
Lui e la sua squadra nel corso delle tappa si sono presi la responsabilità di chiudere sulla fuga di giornata, che a un certo punto aveva preso oltre 11 minuti. Solitamente, in frazioni con un profilo altimetrico simile, questo compito spetterebbe alle squadre dei velocisti che vogliono vincere la volata finale. ”Credo che sia una cosa normale, lo facciamo spesso – puntualizza Ayuso – Li abbiamo tenuti a 9-10 minuti e poi abbiamo controllato, ma potevano chiudere anche altri se volevano”.
Secondo il giovane scalatore spagnolo la volata conclusiva, vinta da Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), è stata atipica e nervosa sia per l’asfalto scivoloso che per le condizioni meteo: ”Il finale di tappa è stato abbastanza pericoloso e anche duro per via della pioggia e del freddo. Io, in particolar modo, ho sofferto il freddo. C’è stata una grossa caduta alla fine e ho dovuto tirare i freni”.
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