#SpazioTalk, Domenico Pozzovivo: “Sono alla ricerca di squadre che possano avere un posto, ma sto facendo la preparazione come se fossi un ciclista a tutti gli effetti”

Domenico Pozzovivo spera ancora di essere in gruppo anche il prossimo anno. Il corridore lucano, infatti, è rimasto disoccupato dopo la chiusura della Qhubeka NextHash, ma non si sente ancora un ex corridore. Per quanto lo stesso corridore avesse recentemente affermato che il patron Douglas Ryder è ancora alla ricerca di una soluzione, la situazione sembra abbastanza delicata e per il classe 1982 è arrivato il momento di iniziare a guardarsi intorno. Convinto di poter lottare ancora per la classifica generale in un grande giro, il vincitore del Giro del Trentino 2012 ha raccontato in esclusiva per noi nel podcast SpazioTalk il suo sogno Giro d’Italia, aprendo anche alla possibilità di correre per una Professional italiana.

Abbiamo letto tutti che la Qhubeka non è riuscita a trovare sponsor sufficienti per continuare la prossima stagione, quindi qual è la tua situazione attuale?
Stiamo cercando una soluzione con il mio procuratore. Adesso non abbiamo ancora trovato niente di risolutivo: la situazione in queste settimane non è cambiata purtroppo.

Però hai detto giustamente che non dobbiamo considerarti un ex corridore, ma un corridore in cerca di contratto, giusto?
Sì, esatto. Sto facendo la preparazione come se fossi a tutti gli effetti un ciclista che a fine gennaio o inizio febbraio deve iniziare a correre.

Stai già parlando con qualche squadra?
Sì, qualcosa c’è. Sono alla ricerca anche di squadre che possono avere ancora posto soprattutto.

Potremo vederti anche in qualche squadra italiana potenzialmente, qualche ProTour, oppure è più probabile che firmerai ancora con una squadra straniera?
Non escludendo neanche le Professional, credo che la possibilità ci sia anche in Italia.

Questa sarebbe molto bello anche per il nostro movimento. Anche perché le nostre formazioni hanno un po’ tutte l’ottica di cercare un salto WorldTour nel futuro con progetti diversi; quindi potresti essere importante per la crescita del movimento interno a queste formazioni. A te però andrebbe bene anche una ProTour con un calendario che ti permetterebbe di fare anche solo un GrandTour o preferiresti il WorldTour? O questa non è una discriminante?
Nella situazione in cui sono adesso non sono nelle condizioni di fare grandissima selezione: adesso a me in effetti interessa il Giro d’Italia. Ovviamente mi piacerebbe fare due Grandi Giri come mi è capitato spesso, alcune delle classiche che mi piacciono, le altre corse WorldTour, però già il Giro mi basterebbe come opzione principale.

Può essere anche una bella sfida per una ProTour provare a ingaggiarti per un Grand Tour, anche perché negli ultimi anni spesso non abbiamo visto un corridore delle Professional puntare alla classifica, mentre penso tu possa essere ancora un grado di dare questa garanzia?
Questo è un aspetto che mi farebbe propendere per una possibilità in cui ci possa essere interesse per questo tipo di ruolo. Sicuramente io mi vedo ancora come un possibile uomo da classifica: non per portare a casa la maglia rosa, ma certamente per poter cercare un posto nei dieci.

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