Soudal-QuickStep, Julian Alaphilippe spiega la scelta: “Avevo bisogno di cambiare, era da tempo che pensavo al Giro. Non è una punizione”
Nel 2024 Julian Alaphilippe correrà il Giro d’Italia per la prima volta in carriera. Come da accordi con la Soudal-QuickStep, il campione transalpino non parteciperà dunque al Tour de France, una scelta che il suo team manager Patrick Lefevere ha spiegato dipendere anche dal fatto di non voler vedere il due volte campione del mondo in totale supporto di Remco Evenepoel. La Corsa Rosa può quindi essere un’opportunità per mettersi in mostra e dimostrare tutte le sue qualità su un tracciato che gli permetterebbe di andare spesso all’attacco, valorizzando il suo carattere e cercando di conquistare successi intermedi.
“Non è una mancata selezione o una punizione – ha spiegato il 31enne francese a L’Équipe dopo la scelta di non correre il Tour de France – Fare il Giro era nei miei pensieri da un po’. Avevo bisogno di cambiare, il che spiega anche la mia presenza in Australia (il francese aprirà infatti la sua stagione al Tour Down Under la prossima settimana, ndr). Quando gli ho accennato all’idea, Patrick Lefevere mi ha confermato che non mi vedeva nel ruolo di compagno di squadra di Remco al Tour”.
Per Remco Evenepoel non ci sarebbe stato ovviamente alcun problema ad avere un corridore come Alaphilippe al suo fianco visto che i due hanno spesso corso assieme, condividendo responsabilità e peso della corsa. Anche il classe ‘92 si sarebbe messo a disposizione del fenomeno belga: “Non sarebbe stato un problema per me accompagnare Remco al Tour, come ho già fatto alla Vuelta nel 2022”. Però il francese riconosce anche che avrà “più libertà al Giro rispetto al Tour” e in una stagione “importante”, perché è in scadenza a fine stagione, ha bisogno di mettersi in mostra ed avere le sue opportunità.
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