Parigi-Nizza 2019, Cort Nielsen: “De Gendt ci dava consigli, sono lo stesso corridore di un anno fa”
Magnus Cort Nielsen completa un’altra fuga capolavoro alla Parigi-Nizza 2019. La competizione francese continua a riservare diverse sorprese ed emozioni, con il danese in grado di inserirsi nel drappello di corridori che si è giocato il successo nel finale. Il portacolori dell’Astana ha tenuto duro lungo le salite di giornata per poi allungare nel tratto finale, conquistando un piccolo margine che ha mantenuto fino al traguardo. Un risultato che conferma lo splendido inizio di stagione per i kazaki, in grado di vincere in più occasioni e su percorsi molto diversi. A livello personale, il vincitore di una frazione al Tour de France 2018 trova ulteriore conferma delle sue grandi qualità, mostrate a volte soltanto a sprazzi in passato.
Il classe ’93 al termine della tappa ha raccontato ai microfoni di CyclingPro.net la propria giornata in fuga: “Specialmente negli ultimi 5 chilometri ero convinto che qualcuno avrebbe provato ad attaccare, poi all’improvviso ho guadagnato un leggero margine nell’ultimo chilometro e a quel punto sono andato. Temevo un po’ tutti nella fuga, dopo una giornata con circa 200 chilometri in avanscoperta non sai mai come sono le gambe degli avversari. Io non avevo grandi gambe, ma non puoi mai sapere come stanno gli altri. De Gendt è il re delle fughe, era quello da tenere maggiormente d’occhio per tutto il giorno. In alcuni momenti ci diceva qualcosa e ci dava alcuni consigli“.
Cort Nielsen ha poi riconosciuto l’importanza del successo di oggi, pur ridimensionandolo all’interno della sua carriera: “La vittoria di tappa al Tour de France naturalmente è il mio risultato più grande in carriera finora, ma anche quello di oggi è grande. Penso comunque di essere lo stesso corridore con le stesse gambe. Ora stanno arrivando le classiche, oggi mi sentivo bene, ho bisogno che tutto il resto vada bene”.
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