Milano-Sanremo 2019, Ewan: “Bello avere la fiducia della squadra, dobbiamo essere perfetti”

La Milano-Sanremo 2019 è il primo grande obiettivo della stagione di Caleb Ewan. Il velocista della Lotto Soudal si presenta alla prima monumento stagionale dopo il secondo posto conquistato nella scorsa stagione, quando si impose nel gruppo arrivato alle spalle di uno strepitoso Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Se in quel caso il successo è stato soltanto sfiorato, quest’anno l’australiano sarà il capitano unico di una squadra attrezzata per portarlo a giocarsi la vittoria nello sprint finale. D’altronde la volata è l’unica soluzione tattica che si addice all’australiano, che di certo non ha le caratteristiche per provare ad anticipare. La redazione di CyclingPro.net lo ha intervistato quest’oggi in vista della classicissima, in cui sarà uno degli uomini da tenere d’occhio.

Sei pronto per la classica monumento dei tuoi sogni?

Sì, penso che la mia forma sia buona. Tutta la mia preparazione è andata bene. Penso di essere pronto, anche se ovviamente possono succedere un sacco di cose durante la corsa. Dobbiamo correre una corsa perfetta per essere ancora freschi alla fine.

Cosa ti porti dietro dalla corsa dell’anno scorso, a parte il fatto che Nibali era qualche centimetro più avanti all’arrivo?

Penso che l’anno scorso ho fatto una corsa quasi perfetta. Non potevo fare molto altro in quella situazione, di certo non potevo seguire Nibali in salita. Io dovevo soltanto aspettare lo sprint, quindi ho imparato a risparmiare quante più energie possibili durante la giornata, fare bene tutte le piccole cose per poter arrivare al meglio allo sprint. Penso che questa sia la Sanremo, non sai se riuscirai a essere allo sprint praticamente fin quando parte la volata. L’anno scorso mi sentivo molto bene, tutto ciò che ho fatto durante il giorno mi ha aiutato molto alla fine e penso che farò lo stesso quest’anno. Spero che il gruppo rimarrà compatto e mi potrò giocare la vittoria.

Quanto è nervosa la corsa sulla discesa del Poggio?

È sempre molto nervosa, soprattutto se c’è un gruppetto in fuga, come avviene di solito. C’è sempre qualcuno con una decina di secondi al massimo, quindi il gap non è troppo ampio. Bisognerà vedere le condizioni del vento in salita, averlo a favore rende tutto molto più difficile per gli sprinter. Spero ci sia vento contro, rende sempre un po’ più difficile attaccare per chi ci vuole provare. Dipende dalla situazione di corsa, di certo sarà nervoso in discesa, sia con qualche attaccante sia se saremo tutti insieme.

Con la nuova squadra sarà diverso quest’anno?

L’anno scorso avevamo corridori che potevano vincere, come Trentin e Impey, che potevano anche muoversi sul Poggio e seguire gli attacchi. Erano compagni che probabilmente non avrei avuto al mio fianco nel finale, anche se Impey mi ha dato una grossa mano nel finale provando a chiudere il gap. Non è stato abbastanza, ma penso che quest’anno avrò una squadra compatta al mio fianco per portarmi in volata. È bello andare a correre in queste condizioni, con la fiducia della squadra. Penso che abbiamo un team davvero molto forte.

La strategia sarà quindi chiara, tutti per Caleb?

Sì, mi hanno detto così. Sono corridori che quando dicono che ti vogliono proteggere lo fanno, è bello iniziare una corsa così importante con tutta questa fiducia intorno. La Lotto Soudal non vince da vent’anni qui, spero di poter essere il prossimo vincitore. Allora il vincitore fu solitario, io invece non penso di poter avere questa chance, dovrò aspettare la volata. Spero andrà così, penso di avere la squadra giusta per arrivare a giocarmi la vittoria allo sprint.

Cosa significherebbe per te migliorare di una posizione il risultato dell’anno scorso?

Questa è l’unica monumento che penso di poter vincere, è quella che voglio conquistare nella mia carriera. Penso che l’anno scorso mi abbia dato la giusta fiducia in me stesso, penso di poterla davvero vincere. È molto difficile che possa accadere, ma proverò a fare del mio meglio e vedere cosa succede.

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