Liegi-Bastogne-Liegi 2025, Tom Pidcock: “Con Pogačar a volte ci si può accontentare del secondo posto, ma non è questa la mia mentalità, io cerco di vincere”

Tom Pidcock non vuole accontentarsi di un piazzamento alla Liegi-Bastogne-Liegi 2025. Reduce dal bel terzo posto alla Freccia Vallone, oltre che da una prima parte di stagione nel complesso piuttosto positiva, il corridore della Q36.5 Pro Cycling, punta a un risultato importante anche alla Doyenne, dove nel 2023 ha chiuso al secondo posto alle spalle di Remco Evenepoel e lo scorso anno è stato decimo. Il britannico è consapevole che, assieme al campione olimpico belga, avere in gara anche l’iridato Tadej Pogačar non rende semplice ambire alla vittoria, tuttavia non vuole partire già battuto e proverà a giocarsi al meglio le sue carte.

Prima di tutto, come ti guardi indietro alla Freccia Vallone di mercoledì?
Penso che sia stata una buona prestazione per me sotto la pioggia. Di solito perdo un po’ di quella spinta, soffro il freddo e il cercare di restare al caldo. Quindi sì, sono soddisfatto.

Come è stato il recupero dopo la gara?
Bene. Quest’anno non ho sentito molta fatica in nessuna corsa, quindi penso di essere migliorato a ogni gara e ho buone sensazioni per domani.

Come pensi che si svolgerà la gara e in particolare dove si aprirà?
Penso che non appena ci allontaneremo da Bastogne la corsa diventerà sempre più veloce e credo che la Redoute sia il luogo in cui si farà la gara. Ma non si sa mai, forse quest’anno sarà da qualche altra parte, anche prima.

Qual è la tua carta migliore da giocare in questa Liegi-Bastogne-Liegi?
Penso che non ci siano molte carte da giocare. Se si parte presto e si prende vantaggio, se si ha la possibilità di prendere vantaggio, c’è bisogno di almeno un minuto nella discesa verso la Redoute, dove si perdono sicuramente 30 secondi in salita o anche di più. Non credo che ci sia molto da fare, a parte essere in grado di essere lì quando la corsa si accende e di seguire al meglio.

Chi identificheresti come il tuo più grande rivale per la vittoria nella Liegi-Bastogne-Liegi?
È una domanda un po’ ovvia, no?

Quindi presumo che la risposta sia Tadej Pogačar. Come si può batterlo?
Sappiamo quanto sia incredibile. Credo che la prospettiva di ognuno alle gare sia cambiata un po’, come se si trattasse del prossimo Eddy Merckx o simile. Quindi a volte ci si può accontentare del secondo posto, ma non è questa la mia mentalità. Ovviamente cerco di vincere, di andare in gara con la mentalità di provare a vincere, e penso che alla Strade Bianche ci sono arrivato e sicuramente ci sono andato vicino. Quindi penso che non sia tutto finito prima di cominciare.

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