Liegi-Bastogne-Liegi 2017, Felline: “Sono davvero deluso”

Fabio Felline deluso dal risultato alla Liegi – Bastogne – Liegi 2017. Capitano della Trek – Segafredo, il corridore italiano si era presentato al via con grandi motivazioni, intenzionato a chiudere la stagione delle classiche con un buon risultato, a corononamento di un periodo ricco di buone prestazioni, senza tuttavia riuscire a concretizzare. Ben supportato dalla squadra, il torinese è stato sempre presente nelle posizioni di testa fino all’ultimo chilometro, facendosi trovare pronto nei momenti decisivi, sempre al posto giusto al momento giusto. Arrivato con i migliori allo strappo finale, si è dovuto arrendere alla superiorità degli avversari, che al momento di cambiare ritmo lo hanno distanziato.

Non sono felice del risultato finale – ammette Felline – Sì, sono stato sempre davanti e bene per 257 chilometri, ma nell’ultimo chilometro mi son mancate le gambe. Sono onesto, sono davvero deluso. Ho chiuso queste classiche senza niente, solo con qualche buona prestazione”.

Molto duro con sé stesso, il 27enne piemontese sottolinea il supporto ricevuto dai compagni, aumentando in qualche modo anche il suo rammarico per non aver potuto ricompensare il loro lavoro con un buon risultato. “Sicuramente voglio ringraziarli per essermi stato così vicino e per avermi sempre chiesto come stavo – commenta – Sentire questa protezione dai compagni è molto importante, ma rende le cose ancor più dure quando non riesco a dargli un risultato. I risultati son per tutti, per il morale della squadra, e anche per questo non sono contento”.

Prossimo appuntamento per Felline sarà dunque il Giro di Romandia, in programma dal 25 al 30 aprile. Una corsa alla quale sperava di arrivare con qualcosa in più in tasca. “Ok, Fabio, sei bravo, sei forte, ma abbiamo ottenuto qualche risultato? No!”, si rimprovera da solo l’eclettico corridore italiano. “Ora vado al Romandia ancora una volta alla ricerca e, a volte, quando non fai che cercare, non trovi – conclude amaramente – Onestamente, non sono felice. Non sono felice perché volevo andare al Romandia con la testa più libera“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio