Lidl-Trek, Aleix Espargaró spiega il suo ruolo: “Inizierò con gravel e mountainbike, ma il sogno è fare qualche gara su strada”

Il nuovo ambassador Aleix Espargaró, oltre a dare visibilità alla Lidl-Trek, non vede l’ora di partecipare a qualche gara. A dirlo è stato lo stesso ex pilota motociclistico in un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo AS in cui chiarisce quale sarà il suo ruolo all’interno della squadra statunitense. All’inizio sembrava che il 35enne catalano sarebbe entrato a far parte dell’organico del team sviluppo come un atleta a tutti gli effetti, ma all’inizio di questa settimana è arrivata l’ufficialità del suo ingaggio per una stagione in qualità di ambassador. La passione dello sportivo classe 1989 per il ciclismo è enorme, ed essendo un ottimo ciclista amatoriale, già da diversi anni era in contatto con il team americano.

“Tre anni fa ci ero andato vicino, ma potevo ancora lottare per ottenere di più in MotoGP. Prima dell’ultimo Tour ho iniziato a parlare con la Lidl-Trek e finalmente siamo riusciti a realizzarlo – ha spiegato Espargaró – La mia figura è molto nuova. Oggi il marketing e la comunicazione stanno diventando sempre più importanti. È qui che entra in gioco il mio ruolo, per dare visibilità allo sport e alla squadra. All’inizio dell’anno, la mia idea è di fare gravel e mountain bike. Il mio sogno è di fare qualche gara su strada, ma è ancora troppo presto per parlarne. Quello che ci siamo proposti è di fare tre mesi di accumulo di ore e, da febbraio, vedremo. Ieri correvo in MotoGP e oggi sono con la più grande squadra di ciclismo. Voglio godermela. Cominciamo e vedremo. Non c’è stress. Devo dimostrare alla squadra che posso stare qui”.

Il catalano ci ha però tenuto a chiarire che si illude di poter gareggiare nelle corse più importanti. “Non sono qui per andare al Tour, ma per svolgere un altro ruolo. Parteciperò ai Grandi Giri e alle classiche, ma non come ciclista. Mostrerò tutto dall’interno, creerò contenuti… – ha evidenziato – Abbiamo grandi campioni con Skjelmose o Ciccone. La gente vuole vedere il momento dell’arrivo al pullman, cosa succede dietro le quinte… è qualcosa che piace molto alla gente. Penso che possiamo combinare le due cose e fare un buon lavoro”.

Espargaró ha poi raccontato un interessante aneddoto di quando è arrivato al training camp della Lidl-Trek. “Il primo giorno tutti si sono chiesti cosa ci facesse un pilota lì in bicicletta. Non appena mi hanno visto scalare i passi di montagna, hanno capito che non ero venuto solo per fare delle foto. Ero il meno grasso di tutta la squadra e mi sono sempre allenato sui passi di Andorra… ma è la Lidl-Trek ed è brutale quello che fanno questi ragazzi” – ha detto prima di ammettere – Ci sono 1.000 ciclisti migliori di me, ma la magia è riuscire a combinare e creare sinergie tra ciclismo e motociclismo”.

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