Jumbo-Visma, Sepp Kuss ora non nasconde le ambizioni: “Quello che ho fatto nel 2023 mi dà motivo di pensare che posso ottenere grandi risultati”
Sepp Kuss è stato uno dei nomi più caldi della stagione 2023. Non foss’altro perché ha corso tutti e tre i Grandi Giri, finendo poi per vincere uno, la Vuelta a España 2023, e contribuendo al successo dei suoi compagni al Giro d’Italia 2023 e al Tour de France 2023. Dalla conclusione della Vuelta in poi, nell’orbita della Jumbo-Visma, la squadra di Kuss, è successo fondamentalmente di tutto, con prospettive di una fusione poi sfumata, con l’arrivo, finora ufficioso, di un nuovo sponsor, e soprattutto, con l’addio di un grande nome, quello di Primož Roglič, che non ha preso benissimo la vittoria di squadra alla Vuelta ed è andato a prendersi un ruolo da capitano pressoché unico alla Bora-hansgrohe.
Per lo statunitense Kuss, nativo di Durango (Colorado), comunque, il 2023 è stato il trampolino verso una dimensione diversa da quella del gregario di lusso: “Per me è stato un anno speciale, indimenticabile – le sue parole raccolte da AS – Fare tutti e tre i Grandi Giri, vincerli tutti di squadra e vincerne uno io… Non ho parole per descrivere quello che è stato. Mi è cambiata la vita? Vedo che mi riconoscono un po’ di più, è una cosa speciale. L’affetto del pubblico mi dà grande orgoglio”.
Il corridore della Jumbo-Visma guarda all’aspetto tecnico della sua stagione: “Giusto pochi giorni fa ho analizzato insieme al mio allenatore i dati di rendimento di Giro, Tour e Vuelta. Abbiamo visto che sono stato a un livello molto simile nelle tre occasioni e, in generale, più alto rispetto alle stagioni passate. Questo mi dà grande fiducia, anche perché prima di ogni corsa pensavo che avrei dovuto allenarmi meglio e perché prima della Vuelta pensavo di essere in condizioni peggiori rispetto a Giro e Tour”.
Come già dichiarato, Kuss ha già scartato la possibilità di ripetere la “tripletta” nel 2024: “Troppo presto per rifarlo – le parole del 29enne – Mi piacerebbe tornare al Giro, ma meglio più in là nel tempo. Per il calendario, a me piacerebbe vedere posti nuovi e fare gare diverse, come il Tour Colombia, anche se non so se la squadra lo metterà in programma. Poi, penserò soprattutto a preparare Tour e Vuelta con un programma di avvicinamento tradizionale”.
Corse queste ultime in cui troverà Primož Roglič come avversario, dopo averne condiviso il percorso in casa Jumbo-Visma dal 2018 a oggi: “Se n’è andato a causa di quel che è successo alla Vuelta? Non lo so. Forse ci sono stati alcuni momenti nuovi fra lui e la squadra nel senso che prima di Jonas Vingegaard lui era il capitano unico per i Grandi Giri. Può essere che Primož ritenga di avere bisogno di una squadra a sua disposizione per vincere il Tour de France. Io però penso che il Tour si possa vincere anche con due capitani”.
E Kuss, potrà essere capitano designato? “Tutto quello che ho vissuto nel 2023 mi dà motivo di pensare che posso ottenere risultati importanti e che invece di essere un gregario che si stacca in alcuni momenti, posso continuare a guardare alla classifica generale. Poi, se devo farlo per aiutare un compagno a vincere o per me stesso, quello lo vedremo. Però, ho fiducia. La Vuelta? Sarà bello iniziarla con il dorsale numero 1. Proverò a difendere il mio titolo, ma siamo ancora lontanissimi nel tempo. Sarà interessante vedere il percorso”.
Lo statunitense si esprime anche sulla prospettata fusione con la Soudal-QuickStep, poi saltata: “Non mi ha toccato particolarmente, anche perché secondo me non era fondamentale che arrivassero altri corridori importanti come Remco Evenepoel o con caratteristiche simili. Forse, è meglio che non sia successo nulla per il bene di altri corridori e di membri del personale delle squadre, perché poi a ottobre non è facile trovare un’altra squadra. Per noi, comunque, era importante trovare un nuovo sponsor, per molti anni, e non una fusione“.
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