Intermarché – Wanty, la situazione finanziaria preoccupa la dirigenza: “Abbiamo bisogno di nuovi sponsor, altrimenti rischiamo la bancarotta”

In un ciclismo sempre più guidato da super formazioni con budget quasi illimitati ci sono anche squadre che faticano, anno dopo anno, a proseguire la loro attività. È questo il caso della Intermarché – Wanty, formazione World Tour belga che, dopo un 2024 eccezionale, con ben tre vittorie al Tour de France grazie a Biniam Girmay (vincitore poi anche della Maglia Verde), si trova ora in difficoltà a livello economico e alla ricerca di nuovi partner per proseguire la sua avventura nel ciclismo professionistico. Secondo gli ultimi dati raccolti dall’UCI durante i lavori per le prime proposte di budget cap, la Intermarché è la formazione World Tour con il budget più piccolo rispetto a tutte le altre, potendo investire solo 14 milioni di euro all’anno, un numero pari alla metà del valore medio dei budget di tutte le squadre più importanti del ciclismo mondiale.

“Il nostro budget ci richiede una gestione meticolosa delle risorse – spiega Aike Visbeek, performance manager della squadra belga, intervistato da HLN – A volte dobbiamo sederci a fare i calcoli precisi. Quest’anno i primi sei mesi fino al Tour sono stati i più difficili in termini di energie spese per fare in modo che tutto filasse liscio. Ci sono stati diversi momenti in cui pensavamo di esserci sbloccati, ma a causa di alcune decisioni errate e di alcuni infortuni il nostro motore continuava ad ingolfarsi. Solo a fine maggio tutto è andato al suo posto”.

Il risultato al termine della stagione è un 15° posto per la squadra nella classifica UCI, e una top-10 individuale per il campione eritreo. “Per continuare a lavorare con un budget così ridotto serve concentrarsi al massimo sullo sviluppo del talento e serve sfruttare al massimo il potenziale a disposizione – prosegue Visbeek – È esattamente quello che stiamo facendo”. I problemi sorgono però quando squadre con più disponibilità economica mettono nel mirino i talenti, lasciando la Intermarché senza possibilità di competere a livello economico: “È quello che è successo con Mike Teunissen. Quando la Visma|Lease a Bike e successivamente l’Astana hanno cominciato a fare offerte sapevamo sin da subito che non avremmo potuto competere. Mike, così come Danny Van Poppel, è uno dei migliori lead-out al mondo. Siamo arrivati rapidamente a parlare di cifre vicine al mezzo milione di euro, troppi soldi per noi. Quindi bisogna concentrarsi sulle alternative interne e aggiungere giovani talenti. La cosa più facile sarebbe prendere corridori che hanno fatto una grande stagione e aggiungere un corridore da classifica forte vicino a Bini per avere più equilibrio in squadra, ma purtroppo non è fattibile a livello economico”.

La priorità, in ogni caso, è adesso trovare un nuovo sponsor che vada a sostituire Circus, uno degli ormai ex sponsor di maglia che ha lasciato un buco importante anche a livello economico: “Dobbiamo lavorare per gradi, se no saremo a rischio bancarotta. Ci servirebbe che tutto vada al suo posto e che riuscissimo a vincere il massimo delle corse col minimo numero di persone, un’impresa impossibile. Ci servono risorse nuove. Ora con Girmay abbiamo un corridore con una sua identità che è finito sulle prime pagine di tutto il mondo e che ha una grande importanza sul mercato internazionale. Speriamo davvero che ci possa portare qualcosa”.

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