Ineos Grenadiers, inizio di stagione difficile per Thymen Arensman: “Nuova squadra, ambiente diverso, le aspettative che metto su me stesso. Mentalmente non è facile”
Inizio complicato per Thymen Arensman alla Ineos Grenadiers. Trasferitosi quest’inverno dal Team DSM alla formazione britannica, il 23enne non è finora riuscito a trovare il colpo di pedale giusto e a cogliere quei risultati che lo scorso anno aveva dimostrato di poter ottenere, conquistando a settembre una tappa e il sesto posto finale alla Vuelta a España. Impegnato in questi giorni al Tour of the Alps, il giovane talento neerlandese ha ammesso qualche problema in questo inizio di stagione, ma si è anche detto entusiasta di poter correre in una squadra nella quale può imparare da corridori più esperti per cercare di migliorarsi.
“Devo dire che è difficile – le parole di Arensman a Wielerflits – Nuova squadra, ambiente completamente diverso, le aspettative e le pressioni che metto su me stesso. Mentalmente non è troppo facile. Bisogna entrare in una sorta di trance come corridore da classifica generale, dato che sono riuscito a fare molto bene l’anno scorso. Ora sono impegnato con altre cose nella mia vita. Sono quindi felice di poter contribuire e imparare da corridori molto bravi, che apprezzo davvero. Sono molto felice di correre in questa squadra e di imparare dai migliori corridori. Spero di crescere di livello in questa squadra”.
“Imparo davvero molto, su me stesso e sul ciclismo – ha proseguito il classe 1999 – Sono sicuro che questo mi renderà migliore. La squadra è molto fiduciosa dopo quello che ho mostrato l’anno scorso. Sanno cosa ho in me. Dicono che a volte ho bisogno di avere più fiducia in me stesso, che sono molto forte. Per ora sono molto felice di imparare da questi corridori, Tao Geoghegan Hart, Pavel Sivakov e G (Geraint Thomas, ndr). È molto bello imparare da loro e provare a migliorare”.
Il giovane neerlandese ha ammesso qualche difficoltà nell’ambientamento: “È una squadra completamente diversa, un ambiente completamente diverso e corridori molto diversi […] Ma anche altre cose, come il trasferimento ad Andorra, giocano un ruolo. Tutto quello che posso fare è fare del mio meglio ogni giorno. Ho mostrato cosa posso fare e alla fine verrà fuori. Non ho fretta e la squadra ha piena fiducia in me. In realtà più di quanto ne abbia io in me stesso”.
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