Ineos, Egan Bernal: “Il mio rivale numero uno al Tour sarà Primoz Roglic”

Egan Bernal ha individuato in Primoz Roglic il suo rivale numero uno per il prossimo Tour de France. In un’intervista rilasciata a El Tiempo in vista del Tour Colombia, il neo vicecampione nazionale colombiano ha confermato di vedere nello sloveno, che a sua volta si era indicato come il favorito numero uno, il suo principale antagonista per la conquista della prossima Grande Boucle. Pur non sottovalutando gli altri avversari, lo scalatore del team Ineos ha dichiarato di vedere il corridore della Jumbo-Visma come avversario numero uno, anche grazie al rafforzamento della squadra neerlandese, che ha accorciato nettamente il gap sportivo con la corazzata Ineos.

“È stato il numero uno nel ranking lo scorso anno – ha esordito il colombiano – Ha vinto la Vuelta, è salito sul podio del Giro, va forte a cronometro e forte in salita ed è molto continuo. Non si può tagliar fuori nessuno, l’anno scorso Alaphilippe ha quasi vinto il Tour e nessuno lo aveva inserito tra i favoriti. Può succedere di tutto, ma per me il più forte sarà Roglic. Sarà bello vedere la sfida Ineos – Jumbo. […] Dumoulin sarà un corridore importante. Parliamo di uno che quando sta bene sale più forte degli scalatori, massimo rispetto nei suoi confronti. Non sappiamo come sta dopo l’infortunio, ma io credo che starà bene e che dovremo rispettarlo”.

Con due rivali così forti a cronometro, infine, l’ex Androni ha rivelato come spera di arrivare alla cronoscalata della Planche des belles filles, che in sostanza chiuderà il Tour: “Anche se i sei chilometri finale saranno in salita, sarà comunque una prova adatta agli specialisti perché riusciranno a dosare lo sforzo molto meglio. Più o meno, e senza essere troppo preciso, dovrei arrivarci con un margine tra un minuto e 90 secondi per vincere il Tour. Questa è la differenza che può fare una tappa del genere alla fine della corsa. Dobbiamo cominciare a guadagnare sin dall’inizio per poter arrivare alla cronometro con un buon vantaggio e non perdere il Tour quel giorno”.

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