Il coronavirus non dovrebbe pregiudicare il Giro di Svizzera 2020. In programma nel mese di giugno, la corsa elvetica comunque si sta organizzando per trovare delle misure che possano aumentare la sicurezza di pubblico e corridori, seguendo le linee guida di quanto annunciato ieri dall’UCI. Con quanto sta succedendo nelle vicine Italia, dove il governo ha indetto trenta giorni di stop allo sport pur con qualche condizionale, e Francia, inevitabile che anche le nazioni confinanti debbano fare i conti, perlomeno teoricamente e in maniera preventiva con il CoVID-19, ma gli organizzatori si mostrano tranquilli, anche considerando che si correrà dal 6 al 14 giugno prossimo, quindi tra tre mesi pieni. In linea con quanto fatto dai vicini del Giro di Romandia, comunque i dirigenti stanno studiando la situazione in maniera preventiva.
“Niente indica attualmente che il Giro di Svizzera non debba disputarsi secondo il calendario deciso dall’UCI nel prossimo mese di giugno – si legge nella nota stampa emessa nella serata di ieri – Tuttavia, internamente stiamo lavorando a degli appositi e appropriati scenari con lo scopo di essere preparati in maniera ottimale ad eventuali cambiamenti”.
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