Giro di Svizzera 2019, Viviani: “Mi sento come un attaccante che non segna da mesi”

Elia Viviani non riesce a buttarsi alle spalle questo momento difficile. Lo sprinter veneto della Deceuninck-Quick Step ha centrato un altro secondo posto dopo i due centrati al Giro d’Italia, allungando la propria striscia senza vittorie che ormai si protrae dallo scorso 15 marzo, quando vinse la terza tappa della Tirreno-Adriatico. A mettere la propria ruota davanti alla sua è stato questa volta Peter Sagan, arrivato ieri meglio posizionato all’uscita dell’ultima curva e quindi meglio lanciato verso il successo nella terza tappa del Giro di Svizzera 2019.

“Ci siamo impegnati perché sapevamo che era un’opportunità importante. I compagni hanno lavorato duro e hanno recuperato la fuga, ma lo strappo in salita non mi ha favorito e anche io non ero nella migliore posizione prima di quella curva, il che ha reso difficile vincere. Da una parte sono deluso, ma dall’altra sono fiducioso perché sento che la forma sta arrivando dopo il nostro training camp in quota a Livigno”.

Viviani ha poi aggiunto che questa astinenza sta comunque cominciando a pesare: “Sono a secco dalla Tirreno-Adriatico, ma io sono un vincitore nato. “Mi sento come un attaccante di una squadra di calcio che non segna da mesi“.

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