Giro delle Fiandre 2025, Tadej Pogačar pronto al duello con Mathieu van der Poel: “Muri e pavé sono il suo terreno, ma ho più possibilità di staccarlo qui che non alla Sanremo”

Tadej Pogačar ha perso la prima sfida stagionale con Mathieu van der Poel. Alla Milano-Sanremo 2025 lo sloveno ha provato in tutti i modi a staccare il neerlandese, che però ha saputo tenere la ruota dell’avversario per poi andare a prendersi la pesantissima vittoria in via Roma. Ora i percorsi stagionali dei due fenomeni stanno per intrecciarsi nuovamente, dato che entrambi saranno al via della seconda Monumento dell’anno, il Giro delle Fiandre 2025. Sia Pogačar che Van der Poel hanno già vinto, eccome, questa gara ed è difficilissimo immaginarsi uno scenario di corsa in cui entrambi non siano in lizza per il successo anche questa volta.
Dal canto suo, il campione della UAE Emirates XRG vede così il possibile duello con VDP: “Non so se partiamo alla pari o se ci sia uno dei due più favorito dell’altro – le parole di Pogačar alla vigilia della Ronde, raccolte da Nieuwsblad – Lui mi ha battuto alla Milano-Sanremo, ma il Fiandre è una corsa completamente diversa, è più dura e devi accumulare molta più fatica nel corso della giornata. Penso di avere più possibilità di staccarlo al Fiandre che non alla Sanremo, perché le salite sono più dure e perché le affronti con le gambe più stanche. Questo potrebbe essere un vantaggio per me, ma con la condizione in cui si ritrova Mathieu sarà comunque difficile”.
Pogačar aggiunge: “I muri e il pavé sono comunque il terreno preferito di Van der Poel. Gli sono mancato durante la E3 Saxo Classic? Mi piace sempre gareggiare contro di lui, ma se posso scegliere fra stare a casa insieme alla mia fidanzata Urška (Žigart – ndr), scelgo Urška”, ha scherzato lo sloveno.
Tornando a questioni tattiche, c’è uno scenario che il campione del mondo di Zurich 2024 vuole evitare, quello di un’eventuale volata finale con Van der Poel. Nel Giro delle Fiandre gli disse male (vinse proprio Van der Poel e Pogačar chiuse quarto), così come alla recente Sanremo: “Mathieu è uno dei più forti al mondo in volata: quando se la pone come obiettivo, fa sempre ottime cose. Quindi, proverò a evitare la volata e per farlo non potrò fare altro che il mio massimo. Poi, magari, dopo una corsa dura, potrebbe anche essere stanco in volata. Potrei esserlo anche io, ma la differenza fra noi potrebbe essere ridotta“.
Fra poco più di una settimana i due si ritroveranno anche alla Parigi-Roubaix 2025, gara in cui Pogačar sarà all’esordio assoluto: “La decisione di andarci è stata solo mia – il commento dello sloveno – A febbraio avevo fatto una ricognizione ed era andata molto bene. La Roubaix è una corsa bellissima e non volevo aspettare per andarci poi quando magari sarebbe stato troppo tardi. I miei tempi sui pavé? C’era vento favorevole e per qualche tratto sono anche stato dietro moto. In ogni caso, sono ottimista sul fatto di poter fare una buona Roubaix”.
Lo sloveno risponde a una considerazione che sta girando molto in questi giorni, ovvero il fatto che sia troppo leggero per le pietre della Roubaix: “In realtà io non sono così leggero… Poi, è pianura e quindi bisogna anche pedalare. Fosse stata tutta discesa, allora i corridori più pesanti di me avrebbero avuto un vantaggio… I pericoli? Penso che la prima tappa del Tour de France o l’avvicinamento alla Cipressa durante la Sanremo siano pericolosi come la Parigi-Roubaix: la velocità è alta anche in quei momenti e un piccolo errore potrebbe anche significare la fine della tua carriera. Puoi cadere male in ogni corsa“.
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