FDJ, no Giro ma Vuelta per il debutto di Gaudu in un GT

Dovrebbe essere la Vuelta a España 2018 il primo GT della carriera di David Gaudu. Il talentino francese lo scorso anno è stata fra le rivelazioni in salita, cogliendo risultati davvero importanti al suo primo anno da professionista. Non solo il successo al Tour de l’Ain, ma ad aver impressionato è stata soprattutto la sua capacità di giocarsela con i big anche in grandi appuntamenti come Volta a Catalunya, Amstel Gold Race e Milano – Torino, trovando sempre nelle pendenze più dure spazio per esprimere al meglio il suo talento, malgrado fosse ancora solo ventenne.

Compiuti nel frattempo 21 anni, il giovane corridore della FDJ si ritrova in questa nuova stagione con l’arduo compito di quantomeno ripetere quanto fatto, continuando il suo percorso di apprendistato con una pressione accresciuta sulle sue spalle. Non tanto da parte del team, abituato a gestire talenti precoci come lo furono anche Thibaut Pinot e Arnaud Démare, all’ombra dei quali può fortunatamente crescere, ma soprattuto da parte degli appassionati che vedono in lui una grandissima promessa per le corse a tappe.

Classe 1996, al secondo anno da professionista, sembra dunque essere giunta per lui l’ora di sperimentare il primo grande giro della sua carriera. Sostanzialmente da subito scartato il Tour de France, sembrava possibile una sua partecipazione al fianco di Pinot (che nel frattempo invece ha confermato ufficialmente la sua presenza) al Giro d’Italia 2018, potendone così assorbire i segreti e rappresentandone inoltre un valido aiuto. Una soluzione che tuttavia è stata poi scartata, con il suo esordio nei GT che viene così rimandato a fine stagione, un modo anche per valutarne le fatiche nel corso dell’anno, per eventualmente cambiare anche programma nel caso si dovesse notare un affaticamento maggiore.

Al momento il suo programma prevede dunque il debutto fra una settimana esatta al Tour La Provece (8-11 febbraio), che sarà seguito a fine mese dalla Classic Sud-Ardèche (24 febbraio). A marzo il ritorno alla Volta a Catalunya (19-25 marzo), seguita ad aprile dalla Freccia Vallone (18) e dal Giro di Romandia (24-29). Segue un lungo stop che lo vedrà tornare poi in occasione del Giro del Delfinato (3-10 giugno), mentre ancora non è stato svelato il percorso di avvicinamento alla Vuelta.

“Dipende davvero dalla mia fatica – precisa comunque a L’Equipe – L’anno scorso mi ero ammalato al Delfinato ed ero davvero cotto”. Certo, questo non gli aveva impedito poi di ottenere ottimi risultati nella seconda parte di stagione (come i già citati Tour de l’Ain e Milano-Torino).

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