Ef Education-EasyPost, Ben Healy: “Se c’è qualcosa per cui attaccare, attacco. Ora penso al Mondiale e al Lombardia”
Ben Healy è una delle grandi rivelazioni della stagione 2023. L’irlandese (inglese di nascita) è esploso al massimo livello nelle Classiche delle Ardenne, chiudendo al secondo posto la Freccia del Brabante 2023 e la Amstel Gold Race 2023 e piazzandosi quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023. Da lì, il corridore della Ef Education-EasyPost ha fatto rotta verso il Giro d’Italia 2023, dove ha vinto una tappa, quella con arrivo a Fossombrone, ha combattuto con Thibaut Pinot per la maglia dei GPM ed è stato fra i protagonisti di tutte e tre le settimane di corsa, andando all’attacco spesso e volentieri.
“Sapevo che sarebbe stata una buona stagione – le parole di Healy in un’intervista a Rouleur – Ma non mi sarei aspettato di essere così competitivo, fra Ardenne e Giro. All’inizio dell’anno avevo posto come obiettivo la vittoria di tappa nella corsa italiana, ma mi sembrava mi mancasse ancora qualcosa. Sapevo che avrei lavorato duramente, ma non pensavo che ci sarebbero stati questi risultati. Le persone mi chiedono come ho fatto a migliorare così tanto da un anno all’altro, ma bisogna considerare che il 2022 per me è stata una stagione molto complicata: mi sono trasferito a Girona e il passaggio in una squadra WorldTour mi hanno un po’ disorientato. In più, l’anno scorso abbiamo dovuto correre in maniera pazza, da giugno in poi, per via della ‘lotta-salvezza’. Inoltre, quest’anno la Ef Education-EasyPost migliorato la sua struttura e anche l’ambiente è più positivo”.
L’irlandese sa di dover mettere ancora a posto qualcosa, soprattutto sul piano tattico: “Alla Freccia del Brabante, quando sono arrivato secondo, ero un po’ troppo emozionato. Ero davanti, avevo gambe eccezionale, ma ho corso in maniera un po’ stupida. È qualcosa che devo imparare: capire il momento della corsa e fare un solo attacco, molto forte, e non una serie di piccoli attacchi che non portano da nessuna parte. Ma più mi trovo in quelle situazioni e più imparo“.
Anche al Giro Healy ha spesso attaccato a ripetizione, come nella prima fase della 19esima tappa, quando si è ritrovato a duellare con Pinot e con tutta la Ineos Grenadiers, mentre la fuga di giornata se n’era già andata: “So che stavo dando noia alla Ineos e ricordo che c’era Rohan Dennis (Jumbo-Visma) che se la rideva. Lui era contento perché sperava che la Ineos passasse tutto il giorno a inseguire me e Pinot, stancandosi. Quando mi hanno ripreso, mi ha detto ‘dài, riprovaci, attacca ancora’. Non mi sono fatto tanti amici, quel giorno. Ma io non ho mai paura di provarci. Se c’è qualcosa per cui vale la pena attaccare, attacco. Penso che sia il modo migliore per me di gareggiare. Quel giorno il piano era quello e non volevo farmi frenare dalla Ineos o da Pinot”.
Healy ora si sta riposando, dopo aver chiuso con il serbatoio delle energie in riserva la primavera: “Adesso guardo al Mondiale di Glasgow 2023 e a Il Lombardia 2023. Per me è più realistico immaginare un successo iridato che non la Maglia Gialla al Tour de France. Io vado bene in una gara dura, dove la fatica alla fine diventa un fattore. Certo, pensando al Mondiale, la Nazionale dell’Irlanda non è una delle potenze in gruppo e quindi dovrò sfruttare magari il lavoro che faranno altre squadre. Una volta arrivati al finale, potrò muovermi da solo, ma devo sperare che la corsa sia andata via in un modo adatto a me”.
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