Bora-hansgrohe, Peter Sagan sul suo futuro: “Non mi sento vecchio ma sarò il primo a cercare un’altra squadra se non hanno più bisogno di me”

Peter Sagan ha risposto alle dichiarazioni di Ralph Denk sul proprio futuro. Nei giorni scorsi, infatti, il team manager della Bora – hansgrohe, in un’intervista con un quotidiano tedesco, aveva espresso alcuni dubbi sul prolungamento di contratto con il corridore slovacco, considerando soprattutto le cifre in ballo. I circa 5 milioni di euro di ingaggio, che fanno del tre volte iridato uno tra i corridori più pagati in gruppo, potrebbero essere spesi in maniera diversa dalla formazione tedesca, considerandone anche l’età e l’esplosione di tanti giovani talenti che hanno sovvertito le gerarchie del mondo del ciclismo.

Lo slovacco, dal canto suo, non sembra essere particolarmente turbato dalle parole del proprio team manager, col quale deve ancora discutere del proprio futuro: “Non so se Ralph abbia detto esattamente quello che è stato scritto dai media, non l’ho letto e talvolta una frase in un’intervista viene estrapolata dal contesto – ha spiegato a Cyclingnews – Onestamente non mi sento vecchio. Ho 31 anni, non mi sento nell’autunno della mia carriera e penso di aver dimostrato di poter ancora vincere le gare anche se la mia primavera è stata ostacolata dal Covid. Sono stato impegnato a correre quindi non mi sono ancora seduto per parlare con Ralph, quindi il mio futuro deve ancora essere deciso. Ho passato degli anni fantastici alla Bora-Hansgrohe, ma se Ralph pensa che abbia già dato il mio meglio, questa è la sua opinione. Se pensa di non aver bisogno di me per vincere le gare, sarò la prima persona a cercare di trovare una squadra che mi vuole davvero“.

Lo slovacco poi ha parlato delle sue possibilità per il Giro delle Fiandre di domenica, al quale arriva dopo la vittoria di tappa conquistata alla Volta a Catalunya ma al termine di un periodo condizionato dal Covid che gli ha impedito di essere al via di molte classiche: “Ho una possibilità, non si sa mai… Mi sento bene ma non sono proprio al meglio. Sono stato senza bici per tre settimane – ha continuato – Ho fatto tutto il possibile per tornare al meglio, ma sto correndo il Fiandre senza nessuna classica prima, quindi è difficile capire come starò. La Ronde premia sempre chi è il migliore e il più forte della giornata, non c’è modo di sfuggire. Ci sono tre grandi favoriti e molti altri. Ma anche tutti gli altri hanno una possibilità, altrimenti non saremmo in Belgio. Guarda la Milano-Sanremo, i tre grandi non hanno vinto. Questo mi dà speranza per domenica“.

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